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Samp-Palermo decide il futuro dei liguri. Aleesami e Rispoli l’arma in più di De Zerbi. Analisi calendario: finora è rosa quello più sfortunato

Samp-Palermo decide il futuro dei liguri. Aleesami e Rispoli l’arma in più di De Zerbi. Analisi calendario: finora è rosa quello più sfortunato

I rosanero vanno a Genova per affrontare una squadra reduce da quattro sconfitte consecutive. De Zerbi potrebbe puntare ancora sul 3-4-2-1 e gli esterni di centrocampo che oggi sembrano l'arma in più. I rosanero sono una delle poche squadre che...

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Lo si era capito già alla presentazione dei calendari della Serie A che l'inizio di stagione del Palermo non sarebbe stato facile.

I rosanero hanno affrontato finora solo sfide proibitive. All'esordio un Sassuolo reduce già da diverse partite di Europa League, poi l'Inter al Meazza, il Napoli al Barbera, due squadre alla portata come Crotone e Atalanta ma entrambe lontane dalle mura amiche e per giunta a pochi giorni di distanza una dall'altra, la Juventus in casa e adesso la Sampdoria in trasferta. E non è ancora finita, perché dopo il Torino a Palermo (difficile ma non impossibile far punti), si andrà in casa della Roma. La prima vera gara da favoriti i rosanero la giocheranno all'undicesima giornata al Barbera contro l'Udinese dell'ex Iachini. Bisogna affrontarle tutte prima o poi, è vero, ma nel girone d'andata i rosanero hanno quasi tutte le partite giocabili in trasferta e le big in casa, così ci vuole una piccola grande impresa ogni settimana per mettere punti in cascina. E finora il Palermo c'è anche riuscito, prendendo punti esclusivamente fuori casa contro Inter, Crotone e Atalanta e perdendo di misura con Sassuolo e Juventus, resistendo un tempo col Napoli. Il girone di ritorno, teoricamente, dovrebbe essere di gran lunga più favorevole, con le sfide impossibili in casa delle grandi del nostro calcio e le partite più abbordabili al Barbera. 

Paradossalmente arriva meglio alla sfida di Marassi il Palermo della Sampdoria. I rosanero hanno un punto in meno in classifica, ma sono costruiti per lottare e in campo i miglioramenti si notano ad ogni uscita. La squadra di Giampaolo invece ha iniziato alla grande, ma col passare delle settimane ha perso prima l'efficacia e poi il bel gioco. Arriva alla gara di domenica con gli stessi 6 punti che aveva dopo le prime due giornate (quattro sconfitte consecutive). Si tratta di una partita che i blucerchiati non possono assolutamente sbagliare, un'altra sconfitta farebbe piombare Quagliarella e compagni in zona retrocessione e determinerebbe quasi certamente l'esonero dell'allenatore.

Rimane una sfida comunque aperta per il Palermo, che sta assorbendo i dettami tattici di De Zerbi senza però perdere in solidità difensiva. Già con Ballardini la squadra teneva bene dietro (soltanto un gol su rigore subito col Sassuolo e uno in trasferta con l'Inter), la nuova gestione tecnica ha portato anche il bel gioco e la voglia di crederci sempre, anche contro squadre importanti. In particolare quello che sembra funzionare è il 3-4-2-1, un modulo che abbina meccanismi difensivi rodati alla possibilità di aiutare la manovra alzando i terzini. La coppia Rispoli-Aleesami si sta dimostrando una delle armi in più della squadra rosanero, ma servirebbe qualche progressi dei tre uomini d'attacco, in particolare dai due trequartisti.

Mariano Calò