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SABATINI: “NO PALERMO NO SERIE A. TIFOSI…”

SABATINI: “NO PALERMO NO SERIE A. TIFOSI…”

Nella carriera dell’attuale ds della Roma, Walter Sabatini, vi sono due stagioni e mezzo trascorse al Palermo: trenta mesi ricchi di lungimiranti e acute intuizioni di mercato. L’ex.

Mediagol8

Nella carriera dell’attuale ds della Roma, Walter Sabatini, vi sono due stagioni e mezzo trascorse al Palermo: trenta mesi ricchi di lungimiranti e acute intuizioni di mercato. L’ex dirigente rosanero ha rilasciato un’intervista a 360° a Leandro Ficarra della redazione di Mediagol.it: nel corso della conversazione Sabatini ha affrontato diversi argomenti, parlando dei suoi pupilli Munoz ed Hernandez, esprimendo la sua opinione sulla eventuale riconferma di Giorgio Perinetti e ricordando il rapporto che lo lega ai tifosi palermitani.

Un anno fa aveva detto che Zamparini è un orgoglioso, un passionale, un presidente vincente che non ci sta a perdere e avrebbe immediatamente riportato il Palermo dove merita, ovvero in Serie A. Ci aveva visto lungo …

"Mi fa piacere ricordarlo questo mio pronostico. Conosco bene il presidente e sapevo che avrebbe reagito a qualunque avversità pur di riportare il Palermo nella massima categoria. Non può esistere una Serie A senza il Palermo e senza Zamparini. Complimenti a Iachini e alla squadra, a tutti quelli che hanno lavorato a questo progetto ben riuscito".

Non era affatto scontato che il Palermo avrebbe annichilito il campionato. Ha avuto modo di sentire Zamparini per complimentarsi con lui per la promozione?

"Certo, l'ho fatto anche se in maniera fugace, quando ci sono queste vittorie le linee telefoniche sono molto intasate".

"Munoz è molto cresciuto, negli ultimi anni ha acquisito consapevolezza e autocontrollo, che erano le cose che gli mancavano. Sta diventando la bandiera del Palermo e questo mi fa molto piacere. In generale ho visto che il gruppo ha festeggiato in maniera molto unita, faccio le mie congratulazioni a tutti".

Lei non è addentrato nelle questioni dirigenziali del Palermo, ma è ormai di dominio pubblico che Franco Ceravolo potrebbe entrare a far parte del club la prossima stagione. Una figura professionale come quella di Ceravolo può coesistere con Perinetti?

"Sono dirigenti di alto profilo, tra le altre cose hanno già lavorato insieme con ottimi risultati alla Juventus e non penso che potrà essere un problema vederli contemporaneamente a Palermo, sarà solo un vantaggio".

Perinetti merita dunque di rimanere a Palermo?

"Me lo auguro perché è un appassionato di Palermo e poi ha lavorato bene e i numeri della classifica, i saldi attivi e passivi, gol fatti e subiti che parlano. C'è una squadra coesa e questo concerne molto il lavoro che ha fatto l'allenatore ma anche quello svolto dal direttore sportivo. Sulla qualità del lavoro di Giorgio non sussistono dubbi".

Iachini mago della B, allenatore di categoria, è un luogo comune?

"Sì, è un luogo comune, un'etichetta come ce ne sono tante nel calcio legate ad alcuni personaggi. E' una cosa positiva, ma mi auguro se la possa togliere di dosso facendo bene col Palermo nella massima serie. E' molto riduttivo confinarlo in una categoria e sono certo sia un allenatore che merita tranquillamente di fare qualche anno di Serie A e gli auguro che riesca a lavorare bene in quella categoria col presidente Zamparini".

Indipendentemente dal suo futuro, vede Abel Hernandez maturato sotto tutti i profili, sia dal punto tecnico che comportamentale? È pronto a spiccare il volo?

"Abel è maturato sia tecnicamente che a livello disciplinare? Da un punto di vista tecnico credo che Abel sia un giocatore poco migliorabile, solo per quanto riguarda alcuni comportamenti poteva essere ritenuto inadeguato. Però da quello che raccolgo in giro, da gente di Palermo che me ne parla, si è molto regolato nella vita. E' pronto per fare quello che è capace di fare: gol e grandi prestazioni".

Capitolo Dybala. A suo parere qual è il vero ruolo dell'argentino?

"Esprimo la mia opinione, la mia sensazione sull'argomento è che Dybala sia assolutamente una prima punta, ha i movimenti della prima punta e il gol nel sangue. Io lo vedo così".

Vazquez potrà essere titolare anche in Serie A?

"A lui e al resto della squadra penserà Iachini. Godetevi per qualche settimana la vittoria, poi quello che succederà sarà controllato e ben fatto sicuramente".

I tifosi palermitani la vedono ormai come direttore sportivo di una grande club italiano qual è la Roma. Qual è il suo flash quando ripensa alla tifoseria del Palermo?

"Io non ho dimenticato Palermo, onestamente ce l'ho sempre in mente e le partite col Palermo non mi sfuggono mai. Penso ai tifosi del Palermo sempre con un'emozione potente, perché Palermo è stata una tappa fondamentale della mia vita professionale. Ricordo l'esodo di 40mila palermitani a Roma per una finale di Coppa Italia che rimarrà sempre nella mia mente".

Zamparini ha dichiarato che il Palermo l’anno prossimo potrà puntare anche all’Europa, è d’accordo?

"Zamparini ha parlato di Europa? La Serie B è stata un incidente, adesso sarà come ritornare indietro nel tempo, la squadra rosanero si riposizionerà tra le prime 7-8 società e se sarà fortunata potrà pensare a qualcosa di più importante".

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