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Sabatini: “Così ho preso Emerson Palmieri, a Palermo non giocava. Oggi è fondamentale per Spalletti”

Sabatini: “Così ho preso Emerson Palmieri, a Palermo non giocava. Oggi è fondamentale per Spalletti”

L'ex direttore sportivo di Palermo e Roma, Walter Sabatini, parla di Emerson Palmieri, terzino titolare nella Roma.

Mediagol40

Quando, nell'estate del 2015, il Santos cambiò leggermente le carte in tavola, chiedendo al Palermo qualche milione in più per il riscatto di Emerson Palmieri, il presidente Zamparini non ebbe alcun ripensamento a non esercitare l'opzione di riscatto per il terzino classe '94.

Successivamente, tornando sulla vicenda, il patron friulano si disse per nulla scontento di come fossero andate le cose, non essendo Emerson - a senso suo - un calciatore di personalità.

Il terzino brasiliano si trasferì, nel corso della stessa estate, alla Roma dell'allora ds Walter Sabatini, facendo le fortune di Luciano Spalletti che lo ritiene un titolare inamovibile.

"Emerson è l'esempio perfetto per spiegare come a volte la fortuna cambia radicalmente le sorti di un calciatore o di una squadra - ha premesso Sabatini, intervistato da Mediagol.it -. Io l'avevo visto giocare mezza volta nel Palermo, mi è piaciuto nel modo di muoversi e, avendolo offerto il suo agente a condizioni molto buone, ho deciso di prenderlo. Ha fatto i primi mesi a Palermo in cui veniva denigrato da tutti, oggi è fondamentale nella testa di Spalletti, anche se ha tanta strada da fare essendo un ragazzo del '94, ma è molto forte. E' uno di quei giocatori che nel Palermo non ha avuto molta fortuna, così come nel Palermo di oggi non hanno fortuna molti altri calciatori. Lo stesso Emerson, uno serio e volitivo, veniva tacciato di non avere personalità. Lo stesso discorso che viene fatto oggi su Quaison. Oggi gioca nella squadra seconda in classifica, si sta battendo con avversari di grande livello con naturalezza e positività. Lazaar  sembrava più appariscente sul piano tecnico ma meno completo nelle due fasi? Non credo, perché meglio di Emerson, sul piano balistico e tecnico, fatico a immaginare un terzino. Magari si sono fatti altri discorsi. I tifosi e i giornalisti di Palermo devono fare riferimento alla parabola di Emerson. Quando sembra non ci sia niente da fare, quando il pozzo singhiozza bisogna insistere, provarci. Lo devono fare la città, la società e l'allenatore.

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