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Ritiro Palermo 2016: le pagelle di Mediagol.it sui rosanero dopo i 18 giorni a Bad Kleinkirchheim

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Chochev - Da un paio di stagioni si attende il suo exploit, ma fin qui si è rimasti un po' delusi. In ritiro Ballardini ha fatto intendere che potrebbe rivoluzionare la sua posizione, spostandolo sull'esterno. Risposte non proprio ottimali, anche se il tecnico ravennate nutre fiducia.

Hiljemark (dal 18 luglio) - Al pari di Cionek, ha sulle gambe una settimana in meno di allenamenti in Carinzia rispetto ai compagni. Ha dovuto recuperare in fretta. E' attualmente il calciatore col tasso tecnico più pronunciato dei presenti in organico, anche se ha bisogno di un'altra settimana di lavoro per essere al 100%.

Jajalo - Deve riscattare una stagione turbolenta. E' l'unico centrocampista di rottura di cui può disporre per adesso il Palermo, e Ballardini ha fatto intendere che non vuole, almeno fin qui, farne a meno. Ora toccherà al croat... o meglio, al neo-bosniaco (è nato in Bosnia, ha iniziato a giocare per la Croazia, ma nei giorni scorsi ha ottenuto il permesso per essere convocato dal ct della Nazionale Bosniaca) dare delle risposte. Intanto è uno dei "meno giovani" che si sta dando da fare per accogliere al meglio i nuovi arrivati (Nestorovski e Rajkovic).

Quaison (fino al 25 luglio) - Il suo ritiro è durato di meno rispetto ai compagni. Lunedì 25 luglio è dovuto partire alla volta del Brasile: farà parte della Nazionale Svedese che disputerà il torneo di calcio alle Olimpiadi di Rio. Potrebbe essere in uscita, ma Ballardini non vuole che parta prima che il Palermo trovi il suo sostituto.

Toscano - Ordinato, disciplinato fino all'ultimo secondo di allenamento. Toscano è stato a suo modo protagonista del ritiro a Bad dei rosanero. A Ballardini serviva un playmaker che gli permettesse di sviluppare certe trame offensive, ma il mercato non ha dato fin qui i suoi frutti. Così il classe '97 si è messo a disposizione, dando egregiamente il suo contributo.