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PRESS ROOM, il ritorno di Maresca: “Ero con due piedi fuori, ma adesso qualcosa è cambiato. Vogliamo salvare Iachini, Brugman è il futuro del Palermo”

PRESS ROOM, il ritorno di Maresca: “Ero con due piedi fuori, ma adesso qualcosa è cambiato. Vogliamo salvare Iachini, Brugman è il futuro del Palermo”

Le parole del regista campano in uno dei momenti più difficili da quando è in rosanero

Mediagol28

E' tornato Maresca. Mesi da incubo per il regista, escluso inizialmente dal progetto tecnico, ma adesso reintegrato definitivamente dal mister Beppe Iachini. La voglia è sempre la stessa, come quella di un ragazzino al primo anno da professionista, e l'attaccamento alla maglia del Palermo c'è sempre stato, nonostante più volte sia stato messo alla porta. L'esperienza non si compra e Maresca ne ha da vendere, abbastanza anche per risollevarsi dopo uno dei periodi più bui nella sua esperienza in Sicilia. "Iniziata la nuova stagione, avevo capito di non rientrare nel progetto Palermo e infatti in ritiro ero con due piedi fuori dal club. Poi qualcosa è cambiata e sono rientrato in gruppo. Per me non è cambiato niente, l’attaccamento verso la maglia è lo stesso e non posso che ringraziare il club; questo è il calcio e bisogna prenderne atto - ha dichiarato il centrocampista rosanero intervenuto in conferenza -. Non ho parlato molto in questi mesi forse perché la società mi ha voluto tutelare, anche se non c’era bisogno. L’età mi ha aiutato a superare una situazione del genere perché io mi sono sentito fuori dalla società per tanto tempo e ora che sono di nuovo dentro, da un mese a questa parte ormai, mi sento meglio".

di Alessandro Bellomonte

Voglia di ritornare importante. L' obiettivo primario per il regista rosanero è quello di raggiungere il prima possibile la salvezza, magari con un ruolo primario all'interno della squadra: "C’è un mister che fa delle scelte e io devo accettarle, il campionato è appena iniziato e mancano ancora molte partite. Sto benissimo dal punto di vista fisico e incazzato perché non gioco, ma credo che chiunque non giochi sia arrabbiato. Più giochi più ti senti a tuo agio. Lo scorso anno per fortuna mi è stata data la possibilità di essere utile alla squadra ma non dipende esclusivamente da me. Spesso le scelte basate sul modulo e sugli interpreti da far scendere in campo dipendono sempre dall'avversario che si affronta", ha aggiunto.

Bologna spartiacque? "Dovremmo entrare in campo con un spirito che sarà diverso, ma mentalmente sempre con il pensiero di fare la partita sia per noi che per l’allenatore - ha dichiarato il regista classe '80 -. Non so se sarà una partita spartiacque, comunque adesso tocca a noi dimostrare il nostro valore. Il nostro è un lavoro bellissimo e nei momenti di difficoltà dobbiamo sapere reagire".

Momento poco felice. "Palermo in crisi? Andrebbe fatta un’analisi completa: la squadra lavora con lo stesso allenatore da due anni e mezzo, ma 4-5 undicesimi dell’organico sono nuovi rispetto allo scorso anno e con me diventiamo sei. Questa una squadra più o meno nuova che ti dà degli alti e bassi, per me comunque è tutto normale. E’ vero, dobbiamo ammettere che Dybala e Barreto facevano la differenza nel Palermo dello scorso anno. La vittoria fa avvicinare sempre tutti invece la sconfitta fa allontanare, però non vedo una situazione grave a patto che si risolva nel minor tempo possibile - ha spiegato -. Da un punto di vista generale reputo che sia stato fatto un buon lavoro, lo scorso anno c’erano giocatori come Munoz e Barreto che conoscevano bene l’ambiente. Non è facile entrare e far bene subito, le difficoltà fanno parte del nostro campionato e dobbiamo sperare di salvarci il più presto possibile".

Con le valigie in mano...  "Sono stato molto vicino a lasciare Palermo. Avevo ricevuto richieste dalla Spagna e dall'America ma ho preferito rimanere. Quando il presidente mi diceva di andar via io ho sempre risposto di voler restare perché potevo dare ancora molto alla squadra e inoltre a Palermo mi sono sempre trovato bene. La relazione con Iachini è buona, mi ha sempre dimostrato stima. Dopo 20 anni da giocatore posso dire che un tecnico ti dà fiducia nel momento in cui ti fa giocare e lo scorso anno mi ricordo che ne ho avuta tanta. Spero che per il bene della squadra che possa succedere come lo scorso anno ,quando, entrato a Milano, non uscii più fino all’infortunio contro la Roma. Sarebbe bello giocare a Bologna. Zamparini? E’ stato sempre sincero con me, mi ha detto che non facevo parte del progetto e poi mi ha riaccolto a braccia aperte".

Gilardino e Brugman da non sottovalutare. "Gilardino in difficoltà? E’ normale che abbia avuto difficoltà dopo due mesi di allenamento solitario, pian piano rientrerà e farà gol a Palermo come li ha fatti in tutte le sue squadre. Alberto è un grandissimo professionista e un bravo ragazzo, il gol alla Roma è stato importante e lo aiuterà ma ha bisogno di sentire l’affetto di tifosi e stampa - così il centrocampista Maresca a proposito dell'attaccante del Palermo -. Brugman? Il Palermo ha in casa il regista per i prossimi dieci anni, arriva da un infortunio e, avendo fatto il salto dalla B alla A, ha bisogno di mettersi in condizione. Ripeto i rosa se vorranno puntare su di lui potranno contare su un talento in casa".