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PRESIDENTE PESCARA-MEDIAGOL “Brugman-Palermo tutta la verità. I dettagli dell’accordo”

È ormai una questione di tempo, ma Gaston Brugman sembra sempre più vicino a diventare il nuovo regista del Palermo. I rosanero hanno ormai dimenticato la beffa Viviani, virando con.

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È ormai una questione di tempo, ma Gaston Brugman sembra sempre più vicino a diventare il nuovo regista del Palermo. I rosanero hanno ormai dimenticato la beffa Viviani, virando con decisione sul centrocampista uruguaiano del Pescara. Lo ha confermato ai microfoni di Mediagol.it il patron del Pescara Daniele Sebastiani.

Intervista realizzata da Leandro Ficarra

Lo stato della trattativa - "Ancora non è chiusa, ma c'è un'intesa di massima col Palermo. Ho dettato le mie condizioni, attendo il 'sì' definitivo da parte dei rosanero. La formula dell'eventuale trasferimento sarebbe quello del prestito oneroso con diritto di riscatto fissato a circa 2 milioni e mezzo di euro. Nessun obbligo, ma diritto di riscatto da esercitare nella prossima stagione. Operazione interamente basata sul cash, non vi saranno contropartite tecniche poiché il Palermo ha giocatori molto interessanti, ma al di fuori dai nostri parametri. Non ce li possiamo permettere".

La promessa - "Ho parlato telefonicamente con Gerolin, ma non c'è stato nessun incontro con Zamparini. Ritengo Brugman uno dei prospetti più importanti nel suo ruolo: grande personalità, tecnica, visione di gioco. Il Palermo farebbe un grandissimo affare, dovesse chiudere. Io non ho nessuna fretta di venderlo, anzi mi piacerebbe tenerlo a Pescara un alto anno e magari realizzare una plusvalenza più importante nella prossima stagione, ma sono un uomo corretto e voglio mantenere la promessa fatta al ragazzo, ossia che, se fosse arrivata un'offerta importante per lui dalla massima serie, non l'avrei trattenuto".

Tanta concorrenza, ma Palermo piazza ideale - "Quando i rosanero vorranno, alle condizioni pattuite, io sono pronto per chiudere, ma non posso darvi scadenze, perché, lo ripeto, non ho fretta. Ci sono tanti club importanti su di lui, tra cui Bologna e Sassuolo, ma io spero di definire col Palermo sia in virtù dei miei ottimi rapporti con il presidente Zamparini, sia perché ritengo che Palermo sia la piazza ideale per una sua definitiva consacrazione".

Da Viviani a Brugman - "Sono due giocatori diversi, che interpretano lo stesso ruolo in maniera differente. Viviani è un po' più compassato, se aggredito può andare in difficoltà. Mentre Brugman è un giocatore molto più dinamico e rapido nell'esecuzione e nel pensiero. È capace, in virtù della sua tecnica sopraffina, di uscire palla al piede sullo stretto ed eludere il pressing avversario. Rispetto a Viviani, ha più duttilità e più propensione a verticalizzare. Sono entrambi buoni giocatori, lo posso ben dire avendoli avuti alle mie dipendenze. A gennaio 2014 ho dovuto fare una scelta e con Marino abbiamo puntato tutto su Brugman".

Il paragone con Verratti -"A mio parere il paragone tra Gaston e Verratti non si può ancora fare. Penso sia un accostamento prematuro e azzardato perché nel caso di Verratti stiamo parlando di un vero e proprio fenomeno, un talento assoluto che gioca in uno dei club più importanti al mondo ed è tra i titolari della nazionale italiana".