serie b

Pomini: “Perché dovrei smettere? Sempre in competizione con Brignoli, ha qualità”. Poi l’augurio…

Pomini: “Perché dovrei smettere? Sempre in competizione con Brignoli, ha qualità”. Poi l’augurio…

L'estremo difensore rosanero sta bene, lo ha dimostrato nel corso del match contro il Livorno ed è pronto a lanciare un guanto di sfida al giovane Brignoli

Mediagol23

Un secondo portiere di spessore, sempre pronto ad ogni evenienza.

Alberto Pomini è una garanzia per i pali rosanero, nel match interno di sabato contro il Livorno ha dimostrato ancora una volta di poter essere decisivo. La carta d'identità dice che a marzo saranno 38 anni, a giugno invece a parlare sarà il contratto che andrà in scadenza per l'ex portiere del Sassuolo. Il rinnovo passa anche dalle prestazioni del classe '81 che, giorno dopo giorno in allenamento dà il meglio di sé per stupire Stellone ed insegnare qualcosa in più ai colleghi di reparto più giovani.

"Voglia di ritagliarmi spazi e di crearmi occasioni ne ho tanta. Stimoli nuovi ogni giorno e la passione non manca. L’ambiente di lavoro aiuta perché con Vincenzo (Sicignano, preparatore dei portieri), Salvatore (Rosato, collaboratore tecnico), Brignoli, Alastra e Avogadri c’è grande voglia di applicarsi e migliorare. Sto bene, non vedo perché smettere. Mi auguro di continuare a Palermo. Ma ad appendere i guanti non ci penso". Queste le parole dell'estremo difensore rosanero ai microfoni del Corriere dello Sport. Un lavoro continuo, decisivo e silenzioso quello di Pomini che cresce, insieme allo staff rosanero, i portieri del futuro.

Tra questi c'è anche Alberto Brignoli, il portiere goleador che l'anno scorso ha fatto piangere il primo Milan di Gattuso ed oggi pronto invece a regalare dispiaceri a chi vorrebbe segnare al Palermo. Fin a questo momento in stagione, numeri alla mano, le presenze di Pomini sono nettamente inferiori rispetto a quelle dello stesso Brignoli, in graduatoria davanti all'estremo difensore di Isola della Scala che però non ne fa un dramma. Il lavoro dietro le quinte lo appaga: "Per capire cosa possa avere dato a “Brigno” bisognerebbe chiederglielo. Con lui, ho instaurato un rapporto di lealtà e amicizia. Comunque, sa che, da parte mia, ci sarà sempre competizione perché aiuta a mantenere alto il livello degli allenamenti. Poi, le qualità di Alberto non si discutono. È moderno, bravo con i piedi e nella lettura delle azioni e, se trova continuità, ha davanti a sé 7/8 anni ad alti livelli".