PRIMO PIANO:ROSA SHOW,IACHINI ALCHIMISTA

di Leandro Ficarra

L’avvio è terrificante. Il disagio sul terreno di gioco nella ricerca di nuove distanze ed equilibri tra i reparti è a dir poco problematico. Così come l’avvio di Bamba, disorientato e macchinoso. Proprio l’ivoriano perde Koulibaly che gli prende il tempo sullo stacco e trafigge Sorrentino. Seguono quindici minuti da incubo in cui Il Palermo prova a proporsi con coraggio ma smarrisce la proverbiale consistenza in fase di non possesso.

La sensazione dai pochi minuti disputati è che sia il portoghese che il brasiliano, sotto la cura Iachini, possano divenire elementi molto utili alla causa. Il tecnico marchigiano ha dimostrato una volta di più il suo valore a dispetto dei detrattori. Gestione e lettura di gara in corso perfette. Ha azzardato nella serata giusta, ha corretto gli scompensi in corsa, ha dimostrato che questa squadra possiede anche delle trame offensive delineate e codificati temi in sede di sviluppo della manovra . Non solo equilibrio ed applicazione nella fase difensiva ma capacità di imbastire e proporre un proprio calcio. Con i limiti ed i difetti che conosciamo. Esaltato dal talento straordinario di quei tre, i poeti argentini ed il fenomeno, italianissimo, con il numero novantanove.