serie b

Perugia-Palermo 1-2: doppio Puscas e muro Brignoli, al “Curi” un ruggito da uomini veri

Mediagol2

PRIMO TEMPO - Torna  protagonista il campo in casa Palermo nell'auspicio di silenziare, almeno per novanta minuti, il trambusto relativo alle tormentate vicissitudini societarie, tra scadenze incombenti, aspiranti acquirenti e conseguenti pressioni da parte di Lega ed organi di vigilanza federali. Il percorso agonistico della compagine di Stellone pare quasi ridotto ad una parentesi accessoria, in realtà dalla conquista della promozione in Serie A dipenderà buona parte del futuro del club, a prescindere da identità e spessore della proprietà.

Dopo la scossa, spontanea e perentoria, impressa dallo sfogo post Foggia di Bellusci, Stellone ed i suoi provano a fare quadrato e conquistare la prima vittoria del 2019. Per riuscire nell'intento, il tecnico romano conia un cambio di modulo: Palermo schierato al Renato Curi con il 3-4-2-1. Davanti a Brignoli, Salvi, nell'inedita posizione di centrale, compone la linea difensiva con Bellusci e Szyminski. Jajalo e Haas formano la diga di interni in zona nevralgica, Rispoli ed il rientrante Aleesami tornano ad impossessarsi delle rispettive corsie. Il  collaudato tandem Trajkovski-Falletti agisce tra le linee a supporto dell'unica punta Puscas.

Proprio l'attaccante rumeno sblocca provvidenzialmente il match dopo appena un paio di giri d'orologio: Trajkovski disegna una parabola interessante su punizione e l'ex Novara insacca di testa anticipando il suo diretto marcatore.

Meglio non poteva cominciare per la compagine rosanero. Giusto il tempo di metabolizzare lo schiaffo ed il Perugia imbastisce una pronta reazione. Gli uomini di Nesta sbattono due volte su un ottimo Brignoli: l'estremo difensore dei siciliani prima si oppone al destro violento di Kingsley, quindi si supera, volando con la mano di richiamo sulla botta di Verre indirizzata verso l'incrocio. Qualche apprensione di troppo nella gestione della fase difensiva e poca fluidità nella distribuzione della sfera quando il Palermo prova a distendersi in ripartenza. Falletti spreca un paio di palloni interessanti, sbagliando opzione di giocata una volta giunto al limite. L'uruguaiano poco dopo perde l'attimo ed imbuca per Puscas solo quando il numero 29 di Stellone termina in off-side. 

Il Perugia fa la partita, il Palermo si abbassa fin troppo e cura maniacalmente densità e copertura degli spazi a protezione di Brignoli. Un cross radente di Vido non trova per un soffio la deviazione aerea vincente di Sadiq.

La più bella trama degli ospiti si dipana in chiusura di frazione: Rispoli ara la fascia destra e taglia dentro per Falletti, velo intelligente dell'ex Bologna e conclusione di prima intenzione dell'accorrente Puscas che sfiora il palo.

La prima frazione si chiude con il Palermo avanti di misura sulla formazione guidata da Alessandro Nesta.

SECONDO TEMPO - Avvio di ripresa identico alla prima frazione: Perugia stordito e Palermo letale. Cambia l'uomo assist e ispiratore, Rispoli e non Trajkovski, ma non l'implacabile finalizzatore: ancora George Puscas stacca con il tempo giusto in mezzo ai centrali difensivi umbri e sigla il raddoppio rosa. 

Un eccesso di foga costa a Bellusci, autore di un'entrata troppo vigorosa su Vido, il cartellino giallo. 

Una gestione di gara serena da parte degli uomini di Stellone rischia inopinatamente di complicarsi attorno al quarto d'ora della ripresa: Salvi, con un movimento goffo ed incongruo del braccio, stoppa di fatto una sponda aerea innocua di Sadiq in area di rigore, l'arbitro concede senza esitazione il penalty agli umbri. Brignoli decide di rendere superba la sua già ottima prestazione neutralizzando in tuffo il tiro dagli undici metri dello stesso Sadiq. Momento topico ed episodio spartiacque che impedisce agli uomini di Nesta di rientrare perentoriamente in partita. 

Stellone richiama in panchina Falletti e concede spazio a Fiordilino coniando di fatto un 3-5-1-1.

Brignoli si conferma in giornata strepitosa opponendosi anche al colpo di testa di El Yamiq. 

Puscas si guadagna il meritato tributo dei tifosi rosanero presenti al Curi lasciando il posto al rientrante Moreo nell'ultimo scorcio di gara. La girandola dei cambi in casa rosa si chiude con l'ingresso di Chochev in luogo di Haas.

Una zampata sotto misura di Melchiorri ad un minuto dal novantesimo arroventa il finale di gara e spaventa gli uomini di Stellone. L'ansia travolge la compagine rosanero nel corso dei cinque minuti di recupero concessi dal direttore di gara. Il Perugia spinge forte ed il Palermo sbanda un po': prima Vido incorna di poco a lato, poi Brignoli si oppone al colpo di testa del liberissimo Cremonesi e scaccia la paura. Quando giunge il triplice fischio che sancisce il termine del match, la gioia e l'orgoglio dei calciatori di Stellone possono finalmente liberarsi sul manto erboso del "Renato Curi".  Coraggio, professionalità, spessore morale e dedizione alla causa. Idee chiare, unità di intenti, trasparenza e concretezza: la squadra ha lanciato un messaggio tanto lodevole quanto inequivocabile. Speriamo che nella stanza dei bottoni chi di dovere ne faccia tesoro e prenda esempio...