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Perinetti: “Caos attorno a Lotito? Dico la mia. Per Palermo-Napoli tremila paganti, significa che…”

Perinetti: “Caos attorno a Lotito? Dico la mia. Per Palermo-Napoli tremila paganti, significa che…”

L'ex responsabile dell'area tecnica del Palermo, Giorgio Perinetti, è intervenuto ai microfoni de "l'Università del Calcio" sulle frequenze di Radio Popolare Roma. Primo oggetto di.

Mediagol8

L'ex responsabile dell'area tecnica del Palermo, Giorgio Perinetti, è intervenuto ai microfoni de "l'Università del Calcio" sulle frequenze di Radio Popolare Roma. Primo oggetto di discussione il caos attorno a Claudio Lotito, presidente della Lazio. "Non è un discorso facile da affrontare, è chiaro che in questo momento c'è una spaccatura tra le varie componenti delle leghe e della federazione. Il dibattito è molto serrato, e questa telefonata esprime perfettamente queste diverse componenti: una rappresentata da Iodice e l'altra da Lotito, che ha espresso concetti molto forti. Non giudico l'opportunità del registrare telefonate, ognuno avrà le proprie idee. Certo che affermare che Carpi, Frosinone o altre piccole possano essere un problema non è cosa da poco. Il calcio italiano sta perdendo finanziamenti ma il discorso credo sia complessivo e non possono essere danneggiate per questo Carpi, Frosinone o altre - le parole di Perinetti -. Nel calcio per fortuna continua ad esserci meritocrazia, che va sempre salvaguardata. Quindi chi lavora meglio viene premiato, in questo caso il Carpi che ha preparato benissimo la squadra e la stagione. Poi è innegabile che il calcio italiano negli anni sia stato portato ai minimi storici, penso ad esempio a Palermo-Napoli di sabato: tremila paganti, segno evidente di quanto sia stato svuotato di significato ed interesse il nostro campionato. Stadi vuoti che danno anche una brutta immagine del nostro calcio. È come guardare un bel quadro in una cornice pessima. Il vendersi completamente alle televisioni non è stato positivo. Andava portata avanti, parallelamente, una politica che salvaguardasse comunque la presenza di spettatori allo stadio. I nostri stadi sono obsoleti, poco funzionali, le partite sempre di livello più basso, è chiaro che si perdano gli spettatori. Ma immaginate questa situazione in altri sport, ad esempio in un Gran Premio. Il calcio è una grande passione popolare, che va sempre difesa e messa in condizione di essere correttamente espressa"".