palermo

PALERMO: Zamparini-Gerolin, l’idillio è già finito?In bilico la posizione del direttore sportivo.Il patron riflette sul suo futuro. I dubbi di Zampa ed i possibili successori

PALERMO: Zamparini-Gerolin, l’idillio è già finito?In bilico la posizione del direttore sportivo.Il patron riflette sul suo futuro. I dubbi di Zampa ed i possibili successori

Il feeling tra i due scattò ad ottobre scorso. Reduce da una partenza ad handicap in campionato, tre punti conquistati nelle prime sei gare, il Palermo di Iachini optò per la soluzione.

Mediagol8

Il feeling tra i due scattò ad ottobre scorso. Reduce da una partenza ad handicap in campionato, tre punti conquistati nelle prime sei gare, il Palermo di Iachini optò per la soluzione ritiro come antidoto alla crisi. Gradisca d'Isonzo la sede prescelta dal patron Maurizio Zamparini per scrutare da vicino le cause di un avvio così stentato preparando al meglio la delicata sfida interna col Cesena. Crocevia decisivo per Iachini si disse, già con un posto in prima fila sul banco degli imputati. Alla fine a pagare fu l'allora direttore sportivo Franco Ceravolo, reo di non avere mai instaurato una reale sintonia con ambiente e staff tecnico, interpretando la carica dirigenziale secondo canoni non proprio consoni alla concezione del patron.

Gerolin si intrattenne con il numero uno rosanero per quello che si definisce un cordiale incontro interlocutorio. Un confronto informale sul mondo del calcio a trecentosessanta gradi, scouting, metodologie di lavoro, strategie gestionali, bacini di mercato fertili sul piano tecnico ed economico. Impatto positivo e la promessa di risentirsi.

Promessa che, da lì a poche settimane, si trasformò in un vero e proprio rapporto di collaborazione. Inizialmente sotto forma di semplice consulenza per il mercato estero. Suggerimenti, dritte, segnalazioni. Rapporto di stima e fiducia crescente che sfociò in una vera e propria missione in Sudamerica, tra febbraio e marzo, a caccia del nuovo Dybala, che Gerolin svolse, su mandato di Zamparini, tra Argentina e Paraguay. Un numero infinito di gare seguite tra il torneo de Transicion ed sub 17 sudamericano.

Tanti i nomi finiti sul suo taccuino, nessuno dei quali è ancora approdato alla corte di Viale del Fante.

In mezzo tre operazioni che portano ufficiosamente la sua firma.

Quindi l'operazione Jajalo, brillante sia sul piano tecnico che economico, con l'ex Siena approdato in Sicilia dopo la rottura col Rjeka e tuttora punto fermo del centrocampo di Iachini. Peso specifico ed ascendente in sede di mercato che hanno fisiologicamente creato frangenti di impasse, al netto delle dichiarazioni di prassi, con il direttore sportivo allora ufficialmente in carica, Dario Baccin, per il sorgere di inevitabili sovrapposizioni operative e strategiche. Il passo indietro di Baccin, con il ritorno al ruolo di responsabile del settore giovanile e la nomina ufficiale di Gerolin nel ruolo di direttore sportivo, è storia recente.

Ancor più recente è l'indiscrezione che vorrebbe già in crisi il rapporto professionale tra Maurizio Zamparini e lo stesso Gerolin. Idillio già finito tra il patron friulano ed il dirigente veneto? Di sicuro la sintonia non è quella dei giorni migliori e si stanno insinuando delle crepe che potrebbero far sgretolare il rapporto professionale tra i due.

Conduzione ed esito di alcune trattative, divergenze di vedute su rinnovi contrattuali, gestione e futuro di giovani e meno giovani, posizione di alcuni calciatori attualmente in organico, avrebbero acuito la difformità di pensiero e concezione del ruolo.

Arrivato giovedì in città per l'espletamento di alcune pratiche burocratiche relative la costruzione del centro sportivo, Zamparini ne ha approfittato per un mini summit di mercato con il suo executive manager Baiguera, al fine di delineare le strategie da adottare per ultimare il potenziamento dell'organico. Gerolin non era presente. Al vaglio, anche se improbabile, un ridimensionamento del suo ruolo con pertinenza circoscritta all'area scouting.