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Palermo: un mese dopo la salvezza. Cosa è cambiato e cosa è rimasto identico

Diaspora dei calciatori più rappresentativi, mercato, figure dirigenziali e futuro societario. Cosa è cambiato da quella sera di metà maggio.

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PALERMO, ITALY - MAY 15:  Head coach Davide Ballardini and othe member of Palermo celebrate after winning the Serie A match between US Citta di Palermo and Hellas Verona FC at Stadio Renzo Barbera on May 15, 2016 in Palermo, Italy.  (Photo by Tullio M. Puglia/Getty Images)

Sorrentino; Cionek, Gonzalez, Andelkovic; Rispoli, Hiljemark, Maresca, Morganella; Trajkovski, Vazquez; Gilardino.

Un mese fa il Palermo affidava a questi undici giocatori il compito di battere l'Hellas Verona e conseguire una salvezza che, per come si erano messe le cose, sembrava ormai un obiettivo impossibile da raggiungere. E invece un rush finale da urlo e i contemporanei passi falsi del Carpi (decisivo il ko per mano della Lazio alla penultima) hanno permesso ai rosa di festeggiare così.

Considerato che, nel corso di quel match, subentrò anche Achraf Lazaar, il numero dei calciatori che con certezza non faranno parte della squadra siciliana in vista della prossima stagione sale a quattro: Sorrentino ha già annunciato l'addio, così come Maresca, mentre Vazquez e l'appena citato Lazaar saranno venduti al miglior offerente. I saluti illustri, tuttavia, potrebbero non essere terminati. Alberto Gilardino, capocannoniere dell'ultimo campionato dei rosa (e non ha mai calciato rigori), è in attesa di conoscere il suo destino, con Zamparini più propenso a lasciarlo partire che a trattenerlo. Elenco concluso? No, perché, come confermato dal patron qualche giorno fa, anche Hiljemark e Giancarlo Gonzalez potrebbero lasciare la compagnia durante questa sessione di mercato, a patto che però vengano presentate delle offerte adeguate.

Potenzialmente, si tratterebbe di una vera e propria diaspora, con sette giocatori (tra i più rappresentativi, peraltro) sul piede di partenza. Il principale cambiamento è stato appena illustrato, ed è un fatto che per nulla rasserena gli animi dei tifosi, consapevoli che la squadra ha già perso dei leader carismatici, oltre che calciatori importanti per la categoria.