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Palermo-Spezia 2-0: Gioie macedoni e sprazzi di Coronado, commento finale

Palermo-Spezia 2-0: Gioie macedoni e sprazzi di Coronado, commento finale

Successo senza troppi patemi per un Palermo solido. Rosa cresciuti in una ripresa intensa, condita da trame di buona qualità. Firme macedoni ed assist perla di Coronado.

Mediagol28

di Nunzio Alessandro Bellomonte. 26-08-2017

Buona la prima per il Palermo di Tedino. Il percorso in serie cadetta inizia col piede giusto: regolato lo Spezia senza particolari disagi e sbavature. Trajkovski e Nestorovski appongono le loro firme sul tabellino, Coronado, avulso dalla manovra nella prima frazione, sale in cattedra nella ripresa illuminando la scena con sprazzi di talento puro. Delizioso lo slalom speciale, tutto tecnica ed agilità, culminato nell'assist a Nestorovski nell'azione del raddoppio,  vera ciliegina di estro ed altruismo.

Primo tempo tra luci ed ombre: Palermo comprensibilmente contratto in avvio, nel gioco e nella testa. L'assist di Nestorovski trasformato in oro dal destro di Trajkovski scaccia le paure dopo una decina di minuti.

La squadra di Tedino è compatta e corta in fase di non possesso ma balbetta in sede di sviluppo della manovra. In mezzo al campo difettano linearità e fosforo  ma non è una novità. I rosa si rendono incisivi quando riescono a distendersi in ampiezza, innescando Morganella ed Aleesami sulle corsie, o trovando  in transizione verticale i tre davanti. L'assistente di linea vanifica, segnalando un off side, il colpo di testa vincente di Nestorovski servito da Coronado. Un sinistro alto di Chochev dal limite, un tiro centrale di Sciaudone ed una girata velenosa di Granoche stoppata da Szyminski. Poco altro fino al riposo. il Palermo chiude in vantaggio, di misura, un primo tempo volitivo ma non indimenticabile.

La ripresa si apre con un guizzo di talento puro del tridente offensivo di Tedino. Trajkovski lavora bene la sfera e duetta sullo stretto con Coronado, slalom speciale del fantasista ex Trapani, tre avversari saltati ed assist al bacio per il tocco, lesto e vincente, di Nestorovski. Perla di tecnica, rapidità ed altruismo del numero 10 rosa, prove d'intesa sopraffina con il tandem macedone che lascia intravedere il potenziale offensivo del Palermo in questa categoria.

Raddoppio e distrazione subito dopo, difesa morbida e sbadata sulla ripartenza ligure ma Forte spreca calciando debolmente, solo davanti a Posavec. Il Palermo mette le ali, lo Spezia si allunga e patisce le ripartenze dei siciliani, splendida combinazione Chochev-Trajkovski-Aleesami, cross basso del norvegese e sinistro d'incontro di Nestorovski che sfiora il primo palo.

Al minuto 63 Coronado, padrone della scena, ispira Nestorovski, stop di petto e sinistro di prima intenzione del bomber rosa, preparazione pregevole ma conclusione debole. Al netto di scorie psicologiche ed ansie da risultato, emerge tra le linee il talento dei tenori rosa: Coronado trova un'oscura linea di passaggio per l'inserimento in area di Trajkovski , cross a rimorchio sporcato da una deviazione che mette fuori tempo Chochev. Gli ingressi di Piccolo ed Okereke non creano grossi scompensi alla fase di non possesso di Tedino.

Il tecnico rosa vede la sua squadra un po' stanca,  calano ritmo ed intensità specie in mezzo al campo. Il Palermo si abbassa qualche metro e cede il pallino del gioco ai liguri. Il coach ex Pordenone corre ai ripari: dentro Gnahorè per Trajkovski e rosa schierati col 3-5-1-1.  Morganella pecca di egoismo e cerca la porta da posizione defilata, vanificando una ripartenza, fluida e ficcante, ben rifinita da Chochev. Coronado chiude la sua gara con una passerella ricca di applausi al minuto 83, lo rileva Muravski.  Altra razione di consensi per Nestorovski, che prima fallisce il tris poi lascia il posto a LaGumina. Nei cinque minuti di recupero non accade nulla di rilevante. Successo importante sul piano più psicologico che numerico. Buone le distanze tra i reparti e la coesione tra le linee in fase di non possesso, fisicità e nerbo ma poco fosforo in mezzo al campo. Manovra spesso non troppo fluida e rifornimenti a singhiozzo, a volte imprecisi, per i tre tenori del tridente in possesso di una cifra tecnica in grado di fare la differenza in categoria. Ordinaria e puntuale amministrazione per i centrali difensivi.Esterni convincenti in fase propulsiva ma da rivedere in sede di copertura. Ancora molti gli aspetti da registrare in termini di automatismi collettivi e condizione individuale, ma i tre punti costituiscono un'ottima base di serenità ed autostima per affrontare al meglio una stagione complessa ed estenuante.