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Palermo-Roma 2-4: il commento finale di Mediagol.it

Palermo-Roma 2-4: il commento finale di Mediagol.it

Seconda sconfitta esterna consecutiva per il Palermo di Iachini, partita chiusa dopo mezzora da una Roma in grande spolvero

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Il Palermo cade ancora in casa. Dopo la sconfitta col Sassuolo e quelle esterne con Milan e Torino, anche contro la Roma i rosanero hanno dovuto cedere il passo, concedendo stavolta addirittura 4 reti. Partita già decisa dopo meno di mezzora, con la squadra di Garcia avanti 3-0 con le reti di Pjanic, Florenzi e Gervinho. Nella ripresa Gilardino e Gonzalez per il Palermo e ancora Gervinho per la Roma hanno fissato il risultato sul 2-4.

LE SCELTE - Il dubbio più importante in casa Palermo era quello della presenza dal primo minuto di Gilardino. Ancora una volta Iachini ha scelto di lasciarlo fuori, privilegiando Chochev. Il bulgaro è stato schierato in mediana, con l'avanzamento di Hiljemark sulla trequarti. Insieme allo svedese anche Trajkovski e Vazquez poco più avanti a fungere da coppia d'attacco atipica. Per la Roma confermato De Rossi in difesa, con Florenzi che forte della sua duttilità è stato schierato sulla linea dei centrocampisti, lasciando a Iago, Salah e Gervinsho spazio nel tridente d'attacco.

INIZIO SHOCK - Nemmeno due minuti sul cronometro e il Palermo si è ritrovato già sotto di un gol. A servire la doccia fredda ai rosanero è stato Pjanic. Da manuale il triangolo del bosniaco con Salah e il conseguente tocco morbido a superare Sorrentino in uscita. La risposta del Palermo è arrivata pochi istanti più tardi con tre occasioni da gol che hanno ridato entusiasmo al pubblico palermitano (in verità mai domo durante tutto l'arco del match).

PARTITA CHIUSA? - Dieci minuti di marca palermitana non sono però bastati a trovare il pari e la Roma, con un'azione rocambolesca, è arrivata al raddoppio con Florenzi. Il pallone è arrivato al centrocampista romanista con un po' di fortuna, ma va rimproverato alla retroguardia del Palermo un atteggiamento che ha poco della fame e della rabbia agonistica invocati alla vigilia dal presidente Zamparini. Stesso discorso anche sul 3-0, firmato da Gervinho. Il Palermo ha creato diverse occasioni da gol, sia prima che dopo la rete dell'ivoriano, ma a finalizzare è stata solo la Roma, che ha di fatto chiuso la pratica in meno di mezzora.

GILA-GOL - L'ingresso nella ripresa di Gilardino ha dato più linearità al gioco del Palermo, che ha trovato nella punta di Biella un riferimento offensivo importnate. Già al  58' è arrivata la prima rete in rosanero dell'attaccante, bravo a raccogliere il lancio di Vazquez e insaccare alle spalle del portiere polacco della Roma. E' stata la scossa che serviva al Palermo per prendere fiducia e riprovare a entrare in partita. Dal gol in poi il Palermo ha avuto in mano le redini del gioco, ma sono andati vicini al gol solo in un paio di occasioni. La Roma d'altro canto, ha totalmente smesso di inseguire il gol, limitandosi ad amministrare il doppio vantaggio. Lo stesso Garcia ha mandato un messaggio abbastanza chiaro alla squadra, inserendo riserve quasi mai utilizzate durante l'anno come Ucan, Gyomber ed Emerson.

BOTTI FINALI - Quando si attendeva soltanto il fischio finale è arrivato il gol di Gonzalez a dare pepe agli ultimissimi minuti di gara. Il difensore del Palermo è stato il più abile di tutti a svettare in area e trovare la via del gol, ma il brivido sulla schiena dei tifosi giallorossi è durato giusto un minuto, il tempo necessario a Gervinho per eludere la blanda marcatura di El Kaoutari e punire ancora Sorrentino.

Il 4-2 finale evidenzia tutte le difficoltà difensive di un Palermo che anche oggi ha saputo costruire tante occasioni da gol. Con l'ingresso in campo di Gilardino sono arrivate anche le reti, ma quando dietro si è così fragili c'è poco da fare. La tanto attesa svolta difensiva che Zamparini si auspicava non è arrivata nemmeno stavolta. Ci sarà ancora tempo per Iachini?