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Palermo, possibile sequestro di 50 milioni: oggi il verdetto della Cassazione, le ultime

BELLUNO, ITALY - JULY 19:  Maurizio Zamparini and Sport Director Rino Foschi look on at the US Citta' di Palermo training camp on July 19, 2018 in Belluno, Italy.  (Photo by Tullio M. Puglia/Getty Images)

Attorno alla decisione dei giudici della Cassazione ruota ora il futuro del club rosanero: i dettagli

Mediagol97

Nella giornata di oggi si verrà a conoscenza del verdetto della Cassazione sul possibile sequestro di 50 milioni di euro a carico del Palermo Calcio.

L'udienza che ha avuto luogo ieri mattina, come riporta stamane Il Giornale di Sicilia, si è chiusa con una richiesta alquanto netta da parte del procuratore generale: rigetto dell'istanza presentata dalla Procura. Già nel corso dei mesi passati, in ben due occasioni differenti, i pm avevano visto respinte le proprie richieste in merito alla vicenda:

"La prima da parte del gip Fabrizio Anfuso, che aveva autorizzato tale misura solamente per una cifra pari a circa 1,2 milioni di euro; la seconda da parte del Tribunale del Riesame, il quale aveva disposto il dissequestro di tale somma".

Lo scorso 25 gennaio, inoltre, la Suprema Corte si era già espressa in merito a due ricorsi presentati dalla Procura di Palermo sul sequestro inizialmente autorizzato (uno per circa 100 mila euro dai conti dell'ormai ex patron rosanero Maurizio Zamparini, il resto dalla casse societarie), ritenendo inammissibili entrambe le richieste.

Proprio su questa base si fonderebbe la memoria difensiva del club siciliano, depositata dagli avvocati Antonino Gattuso ed Enrico Marzaduri, che sosterrebbe l'inammissibilità o il rigetto del ricorso poiché la stessa corte avrebbe già confermato l'annullamento del provvedimento di sequestro preventivo emesso dal gip.

Intorno a tale decisione da parte dei giudici della Cassazione, ruoterebbe ora per intero il futuro della società di Viale del Fante: "Un eventuale sequestro da 50 milioni di euro segnerebbe in maniera definitiva la sua sopravvivenza oltre che le trattative per la cessione societaria, in piedi da diverso tempo".