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PALERMO-LAZIO, LE PAGELLE DI MEDIAGOL

PALERMO-LAZIO, LE PAGELLE DI MEDIAGOL

Di Fabrizio Anselmo.

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Di Fabrizio Anselmo

Riduttivo dire che è stata una partita di pallone. È più corretto affermare che si è trattato di una lezione di calcio, non per qualità di gioco, dove il Palermo ha dominato in lungo e in largo, ma per concretezza e cinismo. Il Palermo manca di esperienza, è palese, ma per crescere è meglio perdere contro squadre che non competono per gli stessi obiettivi dei rosa, piuttosto che affogare contro le rivali dirette. Signori, per chi avesse ancora dubbi, questa è la Serie A.

SORRENTINO 5 colpevole sulla prima rete dove sbaglia l’uscita bassa facendosi bucare dal cross di Candreva, non può nulla sulla seconda, mentre sulla terza è preso in controtempo dal siluro di Djordjevic, ma poteva fare sicuramente meglio. In mezzo alle quattro reti subite, due parate da incorniciare sull’1-0.

ANDELKOVIC 5,5 non è facile individuare le responsabilità dei singoli in questa partita. L’unico vero errore ascrivibile allo sloveno è quello del 3-0, poi tanti interventi precisi a spezzare le trame di gioco della Lazio.

TERZI 5 sulla rete dell’1-0 ha gravi colpe. Innanzitutto sbaglia il colpo di testa a liberare l’area, finendo per servire Mauri che la passa a Candreva; poi sbaglia il tempo su Djordjevic che gli ruba trenta centimetri con un semplice contromovimento. Poco può sugli altri gol dove prevale la bravura degli avversari, rispetto ai demeriti dei rosa.

FEDDAL 5,5 impossibile non citare il colpo di testa sbagliato da mezzo metro sull’1-0 anche se disturbato. In fase difensiva appare sicuro. Paradossale dirlo dopo uno 0-4 casalingo.

MORGANELLA 6 pressing proficuo sui portatori di palla, interventi quasi sempre puliti e movimenti intelligenti a liberare lo spazio dopo ogni passaggio. L’unica pecca è il taglio confusionario davanti Sorrentino sull’1-0.

RIGONI 6 inutile soffermarsi ancora sul fatto che l’ex Chievo non sia un metronomo. Premesso ciò, svolge il proprio compito in maniera più che buona iniziando il pressing dalla difesa e servendo il pallone a Barreto e Vazquez.

BARRETO 5,5 difende, imposta, dribbla, tira: di queste azioni, ce ne sono almeno tre di troppo. Con un attacco composto da Belotti-Dybala-Vazquez, a cosa serve un quarto uomo in avanti che toglie palloni giocabili ai tre? Perché il capitano rosanero si dedica persino al pressing dei difensori che cominciano l’azione (pressing fatto bene, attenzione), invece di garantire maggior copertura alla difesa serrando le vie centrali?QUAISON (dal 37’ s.t.) S.V.

LAZAAR 5 la Lazio è troppo fisica per il marocchino che non riesce a sfondare nemmeno una volta dalla sinistra. Le attenuanti non mancano: la giovane età, la mancanza di esperienza in Serie A e la poca condizione fisica per via del lungo stop. Ci sarà tempo per rifarsi.

EMERSON 5,5 (dal 56’) qualche buon traversone in fase offensiva, e una buona qualità in fase difensiva. Sul finale naufraga insieme alla squadra.

VAZQUEZ 7 ogni volta che ha il pallone tra i piedi, si ha la certezza di un’azione pericolosa. Sbagliato prendersela con la leziosità dell’argentino, che incanta ancora una volta il Renzo Barbera, giusto invece sottolineare che le azioni di Vazquez hanno tolto ossigeno a Belotti che oggi, di conseguenza, non ha avuto tanti palloni giocabili.

BELOTTI 5 isolato in avanti, tocca pochi palloni sia per la bravura della retroguardia biancoceleste, sia per l’intesa Dybala-Vazquez che a tratti lo esclude dal gioco.

DYBALA 6,5 gioca tra le linee e duetta in maniera impeccabile con Vazquez. Se questi scambi avvenissero dieci metri più avanti, si potrebbero fare quattro gol a partita.

MAKIENOK (dal 30’ s.t.) S.V. buoni movimenti e ottima fisicità. Il campionato è lungo, ci sarà spazio anche per lui.

IACHINI 6 il 4-0 è un risultato bugiardo. Il Palermo lotta, mette sotto gli avversari per 75 minuti, ma pecca di cinismo. Bisogna guardare il bicchiere mezzo pieno: meglio perdere con la Lazio piuttosto che con le squadre che contenderanno ai rosa la salvezza.