palermo

Palermo, la nuova vita del “bomber” Murawski: “Felice e stimato dal gruppo. I compagni prendono in giro noi polacchi, io rispondo così…”

Palermo, la nuova vita del “bomber” Murawski: “Felice e stimato dal gruppo. I compagni prendono in giro noi polacchi, io rispondo così…”

Le parole del centrocampista polacco: "Spesso ironizzano sulla nostra nomea di essere come delle macchine. Noi gli rispondiamo chiedendo con chi giocheranno nei gironi dei Mondiali..."

Mediagol7

"Agli inizi, quando l'allenatore ci dava dei giorni liberi, preferivo rimanere a Palermo per sbrigare varie faccende. Mi ha aiutato molto Cionek, è stato come un fratello maggiore in questi mesi".

Parola di Radoslaw Murawski. Il numero 35 rosanero, uno degli uomini copertina della squadra di Bruno Tedino, è stato intervistato ai microfoni del 'Giornale di Sicilia'. Diversi sono stati i temi trattati dal centrocampista polacco, arrivato in estate in punta di piedi in Sicilia: dal suo ambientamento in quel di Palermo, al suo rapporto con i compagni di squadra.

"Mi sono integrato alla perfezione? Non so se sia per il carattere che mostro in campo o fuori, ma so che mi apprezzano per questo. Poi nello spogliatoio parlano tutti italiano, quindi so di dovere imparare la lingua: quando Tedino mi dice qualche parola che non conosco, vado a controllarla subito nel vocabolario per ricordarmela - ha spiegato il mediano classe '94 -. Spesso ci prendono in giro, perché con gli altri polacchi facciamo spesso sedute di fisioterapia e ironizzano sulla nostra nomea di essere come delle macchine. Noi? Beh, noi gli rispondiamo chiedendo con chi giocheranno nei gironi dei Mondiali... Mi chiamano bomber perché alla prima partita, quando non mi conosceva nessuno, sono entrato e ho subito segnato".