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Palermo: Inter robusta a centrocampo, ma Iachini non si spaventa. Maresca verso la conferma, muscoli ai suoi fianchi

Luca Rigoni ed Enzo Maresca

Il tecnico non vuole fare a meno del suo regista

Mediagol40

di Claudio Scaglione

Un aspetto totalmente differente. L'innesto di Enzo Maresca ha permesso al Palermo - in occasione del match vinto a Bologna - di aprire gli spazi e di avere idee chiare. Geometrie e fosforo, linee di passaggio che nelle precedenti sfide non si erano nemmeno percepite: l'acume tattico del regista ex Siviglia e Malaga è divenuto elemento imprescindibile per impostare con ordine le manovre rosanero. Dopo alcune settimane in cui ha centellinato il suo impiego, domenica scorsa il tecnico Iachini ha deciso che era giunto il momento di schierarlo in campo per la prima volta da titolare. Una mossa che, come avvenuto nella stagione passata, potrebbe rappresentare la svolta per il campionato dei siciliani.

Al Dall'Ara, dopo venti minuti iniziali contraddistinti da una maniacale intensità, i felsinei hanno lasciato per quasi un'ora l'iniziativa al Palermo, complice anche il contraccolpo subìto dal gol di Vazquez al 23', un fulmine a ciel sereno per gli emiliani. Il pallino del gioco è dunque passato al faro di Pontecagnano Faiano. Su di lui erano piovute in passato diverse critiche, riguardanti in particolar modo i ritmi a cui è in grado di dispensare giocate. Si era parlato - addirittura - di un handicap per i rosanero. Giudizi tuttavia ammutoliti dalla prestazione offerta due giorni fa: dimostrazione che, anche da fermo (ragionamento privo di basi, avendo le statistiche della sfida, appurato che il campano ha corso più chilometri di tutti, quasi undici), sarebbe capace di mandare in porta con facilità i suoi alleati.

Adesso si avvicina l'impegno della verità, quello in cui la squadra di Iachini in toto dovrà dare garanzie sul piano della tenuta fisica e mentale. Contro l'Inter di Mancini non si possono rimediare figuracce: prima ancora del risultato conterà fornire una performance convincente, che possa conferire continuità al discorso lanciato dalla società la settimana scorsa. Certo è che sabato i rosa non fronteggeranno calciatori come i bolognesi Diawara e Masina, bensì Felipe Melo, Kondogbia, Guarin; e in attacco non ci sarà il tanto tribolato quanto spaesato Mattia Destro, ma Jovetic e Icardi. Giusto rischiare Maresca in cabina di regia? Ammesso che si tratti di un rischio, Iachini ha la risposta. Già da ieri pomeriggio, primo allenamento della settimana che conduce alla partita contro i nerazzurri, ha testato uno schieramento che potesse conciliare quantità e qualità, connubio tra muscoli e precisione, tra prosa e poesia. Blindare Maresca con ai fianchi Rigoni e Jajalo per non lasciarlo da solo in fase di rottura dell'azione degli avversari. Tre giorni, da qui a sabato, per comprendere appieno se è una soluzione che può stare in piedi. Stando ai primi feedback del mister nella seduta a porte aperte per la stampa, il responso non può che essere positivo.