serie a

Palermo: il Verona perde in campo ma non fuori. La lezione al Barbera arriva dal Bentegodi

Palermo: il Verona perde in campo ma non fuori. La lezione al Barbera arriva dal Bentegodi

Cori e applausi per i giocatori dell’Hellas dopo la sconfitta. Il pubblico scaligero trionfa mentre il Barbera rimane a guardare.

Mediagol28

La stagione non è delle più belle, anzi conti alla mano dopo diciannove gare disputate è un vero disastro per il Verona. I miseri otto punti conquistati in campionato rendono la salvezza un miraggio, eppure nella città che fu di Romeo e Giulietta, la domenica si può assistere ancora a qualcosa di estremamente romantico. Questo qualcosa è il rapporto intenso tra tifosi e squadra, e non importa se le cose vanno male, se la fortuna ha scelto di voltare le spalle o se in squadra non ci sono campioni, l’importante è esserci. La curva dell’Hellas questo concetto lo sa alla perfezione e lo mette in pratica ad ogni appuntamento, come se fosse sempre il primo davanti ad una bella donna che bisogna conquistare. Nella gara di ieri il Verona è stato letteralmente rapito da quei cori incessanti dei tifosi che dal primo minuto non hanno mai smesso di rimbombare all’interno dello stadio, e che hanno emozionato e colpito anche coloro che per novanta minuti hanno cercato di ripagare il loro immenso sostegno. Il risultato a fine partita non è quello sperato, il Palermo vince ed emette una condanna a Toni e compagni, ma gli applausi e i cori non svaniscono, anzi, si fanno sempre più forti, tanto da far venire i brividi. Una sconfitta a metà verrebbe da dire, sul campo e non fuori, dove il pubblico palermitano invece continua a perdere.

La lezione arriva direttamente dal Veneto. La squadra non si critica ma si sostiene, non si fischia ma si incoraggia, perché è questo che si dovrebbe fare nei momenti difficili. Se il Palermo fosse una bella donna al primo appuntamento la curva rosanero si presenterebbe con rose appassite e la voce balbettante. Il dodicesimo uomo è scomparso nel tempo dalle parti di viale del Fante, e ciò che al 'Bentegodi' è una normalità, al 'Renzo Barbera' è diventato un’eccezione. Poco entusiasmo e stimoli inesistenti hanno preso il sopravvento, disorganizzazione e contestazione sono diventate le due parole d’ordine. Un aiuto prezioso cui società e giocatori non possono più contare, proprio adesso che, chi sta al di la del campo, potrebbe influenzare positivamente le sorti di una stagione destinata alla sofferenza.