zamparini

Palermo, il fragore delle consulenze ed i tarli di Zamparini: futuro Lupo e idea Valoti…

Come se non bastassero le criticità di una squadra in piena crisi e chiamata a preparare al meglio la delicata sfida contro la Pro Vercelli, incombono le sirene di un ritorno ad un modus operandi che pareva essere stato definitivamente...

Mediagol2

Il Palermo lavora alacremente a Coccaglio per preparare la delicata sfida di sabato contro la Pro Vercelli.

Bivio significativo della stagione rosanero: la sfida del "Piola" può costituire l'imbocco dell'uscita dal tunnel della crisi o l'anticamera di una bufera calcistica che rischierebbe di spazzare via quanto di buono costruito nel girone d'andata.

Le tre sconfitte sconfitte consecutive, l'allarme innescato da prestazioni meste e deficitarie, il blackout fisico, tecnico e mentale. Un'involuzione sviscerata da ogni angolazione e sotto tutti i punti di vista, sulla quale diventa quasi superfluo prodursi in ulteriori analisi.

L'unica risposta vera e credibile ai mille, inquietanti, quesiti di questi giorni, Tedino ed i suoi calciatori devono fornirla sul terreno di gioco, trasponendo in fatti concreti i baldanzosi propositi dialettici di rivalsa.

Frosinone ed Empoli non aspettano, bisogna riprendere a correre per assottigliare il margine e non perdere di vista un obiettivo che è ancora ragionevolmente nel mirino anche se la strada è obiettivamente in salita.

L'infortunio occorso in allenamento ad Aleesami complica sensibilmente i piani di Tedino nella cui mente si insinua l'ipotesi del cambio di assetto tattico (passaggio alla difesa a quattro) con l'inserimento di un esterno basso più votato alla copertura sul binario mancino.

L'utilizzo di un 4-3-1-2 o di un 4-3-2-1 conferirebbe certamente più soluzioni in fase offensiva, consentendo l'impiego simultaneo di due intermedi più propensi all'inserimento (Gnahoré e Murawski o Chochev) al fianco di Jajalo ed il dirottamento in avanti di Coronado, elastico con licenza di svariare tra le linee, alle spalle di due punte.

Tuttavia l'assimilazione di automatismi e movimenti in fase di non possesso richiede attenzione, cautela ed una certa padronanza delle nozioni, specie quando si attua un modulo non del tutto proprio e consueto rispetto al vestito tattico indossato durante l'intero arco della stagione.

Tedino valuta il da farsi con attenzione. Trovare un rimedio efficace alla cronica sterilità offensiva senza alterare densità, distanze tra i reparti ed equilibri collettivi in fase difensiva. Impresa non semplice.

Confermare la linea difensiva a tre optando per una soluzione, adattata e non proprio di ruolo ( Fiordilino, Szyminski) a tutta fascia sulla corsia sinistra, o tentare la svolta tattica radicale come viatico di un nuovo percorso in materia di schieramento e filosofia calcistica?

Bella gatta da pelare per il tecnico rosanero in un frangente in cui, non importa molto come, serve solo tornare a conquistare i tre punti.