serie b

Palermo-Frosinone 1-0: Rosa solidi e brillanti, l’acuto di Gnahoré stende i ciociari

Mediagol77

PRIMO TEMPO - La sfida d’alta quota al “Barbera” tra Palermo e Frosinone catalizza l’attenzione di tifosi ed addetti ai lavori nella trentesima giornata del torneo cadetto.

Snodo fondamentale della stagione per la compagine rosanero, che deve necessariamente aver ragione dei ciociari per mantenere più che mai concrete le proprie chances in chiave promozione diretta.

Tedino opta per il 3-4-1-2. Pomini tra i pali, Dawidowicz, Struna e Bellusci a comporre la linea difensiva, Rispoli e Rolando stantuffi sulle corsie, Jajalo e Gnahoré interni di centrocampo.Coronado libero di svariare tra le linee a supporto del tandem Nestorovski-La Gumina.

Modulo quasi speculare per la capolista del campionato: Maiello e Chibsah dirigono le operazioni in zona nevralgica, Ciano ispira il binomio, complementare e di livello, composto da Ciofani e Dionisi.

I primi venti minuti trascorrono a buon ritmo, la partita è intensa e agonisticamente godibile nonostante non si registrino occasioni di rilievo né da una parte né dall’altra.

Tuttavia, il Palermo si mostra piuttosto propositivo: la squadra di Tedino resta corta, alta e sufficientemente aggressiva, prendendo rapidamente in mano il pallino del gioco.

Il primo vero squillo lo firma Gnahoré con una spizzata velenosa, su cross d’esterno di Bellusci, che chiama Vigorito alla deviazione in corner.

Coronado parte da mezzala sinistra ma pare avere gamba e vena idonee a scompensare la densità in fase di non possesso della formazione di Longo. La Gumina taglia spesso senza palla e attacca la profondità, Nestorovski funge da terminale boa, discreta la spinta sulle due corsie con il solito Rispoli e l’intraprendente Rolando.

Chibsah entra duro su Bellusci  e rimedia un giallo.

Il Palermo confeziona una clamorosa palla gol al minuto 33: Gnahoré imbuca perfettamente  in verticale premiando la sovrapposizione di Rispoli, sull’assist a rimorchio dell’esterno campano Nestorovski timbra il palo da due passi a Vigorito battuto.

I ciociari rispondono poco dopo: bravo Pomini ad opporsi alla zuccata di Dionisi da distanza ravvicinata.

Il portiere rosanero si traveste da Superman sfoderando una tripla prodigiosa parata: Ciano, Dionisi e Chibsah ci provano in rapida successione ma trovano un muro invalicabile nell’estremo difensore ex Sassuolo. Neanche il tempo di lustrarsi gli occhi che La Gumina spreca un assist col contagiri di Coronado calciando alto da ottima posizione.

Un bel primo tempo si chiude in parità.

SECONDO TEMPO - Il Palermostappa la ripresa costruendo in modo semplice e lineare la rete del meritato vantaggio: l'imbucata di Coronado premia l'ennesimo incrocio col tempo giusto di La Gumina, il talento palermitano sente l'inserimento di Gnahoré alle sue spalle e lo serve dolcemente con  un tocco di interno, per l'ivoriano è un gioco da ragazzi battere Vigorito con un chirurgico diagonale di destro.

Il "Barbera" si accende e la compagine rosanero moltiplica intensità ed energie sull'onda dell'entusiasmo.

Jajalo verticalizza per lo scatenato La Gumina ma Ariaudo è bravo a leggerne la sterzata con l'esterno che avrebbe consentito al giovane attaccante rosa di presentarsi solo davanti all'estremo difensore ciociaro. Ancora Jajalo sale in cattedra e prova dai trenta metri col mancino mancando di poco il bersaglio.

Brividi per Pomini al minuto diciassette: Dawidowicz buca goffamente l'intervento ma poi rimedia deviando in corner il sinistro di Ciano.

La compagine di Tedino abbassa un po' il baricentro ed invita il Frosinone a fare la partita e protendersi in avanti per provare a freddarne le velleità con una ripartenza letale.

Il Palermo mantiene, tuttavia, ordine e solidità in fase difensiva concedendo le briciole ai ciociari e riproponendosi in verticale in modo fluido e armonioso.

Coronado è letteralmente incontenibile e fa ammattire i diretti avversari, Jajalo scherma e lotta con ardore in mezzo al campo, Gnahoré è straripante sul piano atletico e La Gumina ha l'argento vivo addosso. Finalmente si percepisce quella sensazione di incisività e profondità nello sviluppo delle trame offensive a lungo mancata nel corso di questo girone di ritorno.

Il Palermo ha però il torto di non chiuderla, peccando, per troppa foga o vizi di misura, al momento di rifinire tracce ben orchestrate. La squadra rose si morde le mani e spreca inopinatamente anche chiare situazioni di superiorità numerica.

Tedino richiama Rolando per Szyminski, Nestorovski per Murawski.

La squadra si schiera con il 3-5-2 e Coronado affianca La Gumina in avanti.

Una splendida ripartenza improntata da La Gumina e rifinita da Rispoli, con tanto di velo di Gnahoré, libera Coronado al tiro ma Vigorito si supera e tiene in vita i suoi. Il brasiliano, tra gli applausi scroscianti del suo pubblico, lascia il posto a Trajkovski.

I cinque minuti di recupero concessi dal direttore di gara sembrano interminabili.

Il Palermo riesce comunque a gestirli senza particolari patemi.

La vittoria più pesante della stagione coincide con una delle prestazioni più convincenti sul piano dell'intensità e della qualità del gioco espresso. Distacco dai ciociari dimezzato con una gara ancora da recuperare. Il Palermo prende al volo il treno della promozione diretta ed è più che mai in corsa per contendere alle rivali il primato fino all'ultima giornata della regular season.