serie b

Palermo-Foggia 1-2: Vantaggio Nestorovski e follia Coronado. Il Foggia rimonta e sbanca il “Barbera”

Mediagol77

PRIMO TEMPO - Dimenticare Empoli, tornare alla vittoria e riagguantare la vetta della classifica.

Tutto in una notte per il Palermo di Bruno Tedino.  Tra il dire ed il fare c'è il Foggia di Giovanni Stroppa.

Al "Barbera" va in scena il monday night della venticinquesima giornata del campionato cadetto.

Settimana difficile per la compagine rosanero con il riverbero di polemiche e scorie psicologiche, figlio della fragorosa batosta di Empoli, a complicare non poco il lavoro del tecnico ex Pordenone.

Scelte non semplici e per certi versi coraggiose in sede di formazione. Posavec tra i pali, Dawidowicz,Bellusci e Szyminski terzetto difensivo, Rolando ed Aleesami sulle corsie. Jajalo e Gnahoré in mezzo al campo con Coronado, che parte da mezzala offensiva, a completare il reparto. Moreo fa il suo esordio da titolare affiancando in avanti Nestorovski. Panchina per Rispoli, chiaramente non al meglio della condizione,  Chochev e Trajkovski che paga il rendimento opaco delle ultime uscite.

Il Foggia è avversario da prendere con le pinze. Nella gara di andata allo "Zaccheria" mise per un tempo in grave difficoltà gli uomini di Tedino con un calcio intenso e sbarazzino, dipanato a ritmi alti  e sempre in verticale.

Squadre corte e buon ritmo nel primo quarto d'ora. Il Palermo prova con veemenza a fare la partita pur non creando occasioni degne di tal nome.

Interessante la versatilità e l'intercambiabilità del comparto offensivo: Coronado è l'ago della bilancia, il brasiliano parte mezzala ma si stacca talvolta tra le linee in fase di possesso, o, addirittura, si improvvisa aculeo esterno di un tridente offensivo completato da Moreo e Nestorovski.

Un' incornata di Nestorovski che sorvola la traversa su corner di Coronado è l'unica minaccia reale alla porta difesa da Guarna. Nonostante una marcata supremazia territoriale, il Palermo fatica non poco a far breccia nel dispositivo difensivo di Stroppa. Trame laboriose, lineari, ma ruminate in modo piuttosto farraginoso, si infrangono su un costante vizio, di tempo e dosaggio, all'atto della rifinitura.

Così per scaldare le mani all'estremo difensore pugliese ci vuole un destro secco e preciso dai 20 metri di Gnahoré. Poco dopo, Rolando si coordina con il sinistro, non il suo piede forte,  raccogliendo una palla vagante in area ma il suo tentativo si perde a lato.

Un tacco di Moreo libera la corsa di Aleesami sul binario mancino: il sinistro del norvegese trova pronto Guarna in presa bassa. Il primo tempo si chiude senza sussulti in parità.

 

 

SECONDO TEMPO -  Un paio di ingenuità difensiva in casa rosa aprono la ripresa: prima Szyminski regala palla ad Agnelli ma la sua percussione viene stoppata dal rientro di Gnahoré, quindi Nicastro, lasciato colpevolmente libero in area, alza la mira col mancino a giro. Il Palermo sbanda un po': Posavec si oppone di istinto al mancino volante di Greco dal dischetto del rigore.

Poco dopo è Gnahoré a svettare di testa e sfiorare il palo sul corner di Coronado.

Tedino gioca la carta Rispoli, gli lascia il posto Rolando.

La compagine siciliana adesso spinge con maggiore intensità e convinzione. Coronado sembra accendersi con piglio diverso e continuità, Rispoli inizia a dare sfogo e forza propulsiva sulla corsia di destra. 

Coronado va in percussione a campo aperto trovando il Foggia proteso in avanti e disarticolato: assist per Nestorovski e sinistro del macedone che incoccia il braccio di Loiacono. L'arbitro assegna il penalty che il numero 30 di Tedino trasforma portando in vantaggio i rosa.

Quando la gara sembra mettersi in discesa, proprio Coronado commette un'ingenuità piuttosto grave.

Tradito dalla trance agonistica, l'ex Trapani commette un brutto fallo su Gerbo, entrata scomposta e col piede a martello dritto sull'avversario, rimediando l'inevitabile espulsione diretta.

Con 20 minuti abbondanti da disputare in inferiorità numerica, Tedino corre ai ripari. Il sacrificato è Moreo che lascia il posto a Chochev sull'altare degli equilibri tattici da ripristinare in fase di non possesso.

Stroppa rompe gli indugi e getta nella mischia Duhamel e Scaglia. Proprio Duhamel trova il pari con un sinistro, potente ma tutt'altro che irresistibile, che buca Posavec colpevolmente difettoso in presa bassa. Il Foggia riequilibra il punteggio ed è tutto da rifare per la compagine rosanero.

La serata complicata del Palermo diventa amarissima qualche istante dopo: il siluro dai 25 metri di Kragl non lascia scampo a Posavec ,ribaltando addirittura il risultato.

Tedino gioca la carta La Gumina e poco dopo impreca quando vede il colpo di testa di Nestorovski timbrare la traversa a Guarna battuto. I cinque minuti di recupero concessi dal direttore di gara registrano un forcing confuso, balbettato e senza alcun costrutto, alla vana ricerca di un episodio o di una palla sporca che potesse quanto meno evitare la seconda sconfitta sconfitta consecutiva.

Niente di tutto questo, il triplice fischio sancisce il quarto k.o. stagionale e certifica il momento più difficile della stagione rosanero.