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Palermo: finisce l’avventura di Faggiano, Zamparini “promuove” di nuovo Baccin?

Palermo: finisce l’avventura di Faggiano, Zamparini “promuove” di nuovo Baccin?

Il dirigente ex Trapani oggi si è dimesso. Spunta l'ipotesi interna già praticata in passato: la "promozione" di Baccin da responsabile del settore giovanile a direttore sportivo.

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E' stata la giornata dell'addio di Daniele Faggiano. Il dirigente salentino ha rassegnato le sue dimissioni e non occuperà più la carica di direttore sportivo del Palermo.

In casa rosa, dunque, dopo il cambio in panchina, non si arrestano i ribaltoni. Quello di Faggiano è dovuto in particolar modo a forti divergenze di vedute con il presidente Maurizio Zamparini in merito al mercato di gennaio. Gli incarichi che avrebbe dovuto svolgere Faggiano sarebbero stati ritenuti dallo stesso troppo marginali per trattarsi del ds del club.

L'ex Trapani (che nell'intervista, che vi proponiamo in alto e che risale a un paio di settimane fa, ribadiva la sua carica in vista della sessione invernale di trattative) oggi ha rassegnato le dimissioni, ponendo fine di fatto alla sua "era" durata quattro mesi. Si era insediato il 23 luglio scorso, subentrando a Rino Foschi, e adesso la carica di direttore sportivo in seno al club di viale del Fante è rimasta vacante.

Nomi veri e propri per assurgere a tale ruolo non sono stati ancora diffusi. Il profilo che Zamparini ha in mente è abbastanza chiaro e deve incontrare le sue volontà. Nonostante le smentite di rito, intanto, si fa spazio l'idea Dario Baccin che sarebbe promosso da responsabile  direttore sportivo della prima squadra come fatto nell'ottobre del 2014, quando venne allontanato Franco Ceravolo. Baccin costituirebbe una soluzione ideale in virtù della competenza e professionalità ampiamente dimostrate alla guida del settore giovanile con cui ha ottenuto brillanti risultati. La sensazione, tuttavia, è che il giovane dirigente rosanero, il cui profilo fa gola a club importanti nel panorama calcistico italiano , accetterebbe l'incarico solo nel caso in cui potesse imprimere la propria impronta in ragionevole autonomia e piena legittimità del ruolo. In quest'ottica l'ex Ds rosa fece a suo tempo coerentemente un passo indietro in occasione dell'avvento di Manuel Gerolin, preferendo tornare alla carica originaria.