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Palermo-Chievo può cambiare la stagione, ma serve la vittoria. Corini: “Risvegliamo l’amore dei tifosi”

FLORENCE, ITALY - DECEMBER 04:  Players of Palermo observe one minute of silence in memory of the victims of Chapecoense soccer team during the Serie A match between ACF Fiorentina and US Citta di Palermo at Stadio Artemio Franchi on December 4, 2016 in Florence, Italy.  (Photo by Tullio M. Puglia/Getty Images)

I rosanero giocano alle 15 contro il Chievo una delle partite più delicate dell'intero campionato. C'è la possibilità concreta di dare una svolta alla stagione, ma un fallimento distruggerebbe l'entusiasmo portato dal ritorno di Corini.

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Palermo-Chievo è la partita più importante della stagione.

Ogni gara può essere giocata, si parte sempre dallo zero a zero, ma quella col Chievo è una delle primissime occasioni della stagione in cui i rosanero affrontano in casa una squadra che non ha ambizioni europee. Forse soltanto con l'Udinese (quella volta andò malissimo) i rosanero sono partiti alla pari  in termini di pronostico. Inoltre l'effetto Corini ha contagiato buona parte della tifoseria, che grazie anche alla bella iniziativa della società tornerà a gremire gli spalti del Barbera. Insomma, si preannuncia una gran bella occasione per ricominciare a far punti in casa e allontanarsi dall'ultimo posto in classifica.

IL PERICOLO - Mancano ancora sei mesi alla fine del campionato, ma i rosanero si trovano già davanti a un vero e proprio spartiacque: dopo il successo del Crotone sul Pescara nell'anticipo del sabato pomeriggio qualunque risultato diverso dalla vittoria degli uomini di Corini relegherebbe inequivocabilmente all'ultimo posto Diamanti e compagni. Un'umiliazione a cui raramente il Palermo è stato sottoposto, anche nei momenti più difficili dell'anno della retrocessione. Col Crotone che corre e l'Empoli già a quota 10 diventa pericolosissimo sbagliare ancora: ad oggi la classifica dice che la salvezza è un'operazione tutto sommato realistica, ma se il distacco dal quarto posto dovesse aumentare verrebbero a mancare anche le motivazioni. Perdere col Chievo avrebbe il sapore di una resa pressoché definitiva e di certo l'ambiente ne risentirebbe non poco. In tanti in queste ore stanno decidendo, guidati anche dal grande affetto nei confronti di Corini, di dare ancora un'altra possibilità alla squadra rosanero. Un risultato deludente rappresenterebbe lo strappo definitivo col popolo del Barbera.

A proposito dell'affetto dei tifosi, nei giorni scorsi Corini è stato letteralmente travolto dal traboccante amore del pubblico rosanero. L'allenatore ne ha parlato in conferenza stampa. "Quello che ho vissuto è stato fantastico: occorre tornare ad avere calore, forza e voglia da parte del pubblico. Alla tifoseria ho chiesto calore e loro ce lo stanno trasmettendo, poi chiaramente c’è la partita. Occorre avere equilibrio: essere incisivi in avanti, ma anche equilibrati. Ho cercato di far capire ai miei ragazzi cosa voglio in fase di non possesso e anche quando l’abbiamo noi la palla. Per noi è importante essere trascinati dal pubblico, ma è altrettanto fondamentale ragionare per bene e rimanere lucidi. Bisogna leggere la gara istante dopo istante“. Il match col Chievo bisogna giocarlo con lo stesso spirito del Franchi, ma con una concentrazione superiore. "Rispetto alla partita di Firenze, dobbiamo avere più malizia e attenzione - ha spiegato -. Appena siamo andati sotto contro la Fiorentina, abbiamo avuto un momento di sbandamento, ma siamo stati anche capaci di mantenere il passivo solo di un gol. Nel secondo tempo molto bene, tranne quell’occasione del gold i Babacar: dobbiamo crescere in questo aspetto. A prescindere dalla valutazione della gara, un episodio può cambiare tutto“.