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Palermo, caso Gonzalez: dov’è finito il vero Giancarlo? In Costa Rica ricostruiscono il momento ‘no’ del Pipo

Palermo, caso Gonzalez: dov’è finito il vero Giancarlo? In Costa Rica ricostruiscono il momento ‘no’ del Pipo

In casa Palermo scatta l'allarme Gonzalez. Dalla Costa Rica provano a spiegare il momento 'no' del Pipo

Mediagol40

di Claudio Scaglione

Uno strano sentore già in occasione della partita contro il Carpi del 12 settembre. Il Palermo - unica difesa imbattuta all'epoca - subisce due reti abbastanza evitabili contro la neo-promossa compagine emiliana che, fino a quel momento, aveva conosciuto solamente sconfitte in campionato. Al Barbera quel match terminò pari, 2-2, e l'ambiente rosa iniziò a preoccuparsi. Una delle certezze, il principale punto di partenza - ovverosia, la difesa - stava mostrando più di qualche problema. Si pensò a una casualità, a un episodio, e ci si concentrò sulla partita che attendeva i siciliani a San Siro.

Lo schieramento a quattro disposto da Iachini al Meazza parlava chiaro. Fronteggiare i temibili e velenosi attaccanti del Milan doveva essere compito di Giancarlo Gonzalez ed Abdelhamid El Kaoutari. Un'investitura più che importante. Il secondo l'allievo del primo, sulla carta. Sì, perché il Pipo ha finito per tradire le aspettative del pubblico rosanero, palesando difficoltà di concentrazione e lasciandosi scappare più volte Bacca, anche nella circostanza del gol che ha deciso l'incontro. Una sorpresa in negativo che ha pietrificato i sostenitori del club di viale del Fante. "Da Gonzalez non possono attendersi défaillance come queste", il pensiero diffuso tra i tifosi palermitani.

La conferma di un periodo di crisi è arrivata ieri sera al Barbera, in Palermo-Sassuolo, quando il n.12 costaricense non è riuscito a trasmettere fiducia al reparto, a fungere da leader della difesa rosanero, a conferire sicurezza ai compagni. Un fratello di quello che si conosce dalle parti del Monte Pellegrino.

La notizia del momento 'no' di Gonzalez giunge anche in Costa Rica, dove i principali media - tra cui La Nacion - fanno presto a ricercare spiegazioni valide per motivare l'attuale scarso rendimento del loro connazionale. Si va a ritroso e si individua un episodio in particolare: Brasile-Costa Rica, 5 settembre 2015. Nel New Jersey un'amichevole di lusso per i Ticos che perdono, pur uscendo a testa alta. Gol decisivo firmato da Hulk, errore difensivo di Gonzalez, che a fine gara si scuserà ai microfoni dei giornalisti. Una sua disattenzione che si presenterà nuovamente pochi giorni dopo, in Costa Rica-Uruguay: questa volta però, la papera del Pipo non propizia alcun gol per gli avversari, perché l'estremo difensore costaricense salva.

"Cosa mi succede? Sono un essere umano - le parole di qualche settimana fa del Pipo -. Sono un tipo che non si piange addosso, piuttosto riguardo le partite e cerco di capire dove ho sbagliato. Se voglio raggiungere alti livelli e giocare in club prestigiosi, devo limare questi dettagli". Un Gonzalez alla ricerca della scintilla che possa capovolgere questo trend tutto fuorché positivo. Il Pipo cerca anche il supporto dei suoi tifosi, in onore dei quali ha scelto la maglia n.12, nell'agosto del 2014.