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Palermo, biglietti falsi per lo stadio: arrestati ultras, bagarini e tabaccai

La Finanza ha eseguito 9 arresti, segnalato 23 persone, denunciati in 65, sequestrati 123 titoli falsi. Smantellate due associazioni per delinquere dedite alla truffa e all'accesso abusivo a sistemi informatici

Mediagol0

La guardia di finanza ha eseguito all'alba di oggi nove arresti dopo un'indagine che ha messo in luce l'esistenza di una presunta organizzazione per la vendita di biglietti falsi per lo stadio "Renzo Barbera" di Palermo.

Le indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Palermo hanno consentito ai finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di porre agli arresti domiciliari nove persone e notificato un obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, in esecuzione di un'ordinanza emessa dal GIP del Tribunale di Palermo. Tra le persone coinvolte figurano i titolari di ricevitorie autorizzate, bagarini e addirittura capi ultras ed esponenti di spicco del tifo organizzato rosanero.

Le indagini hanno consentito di accertare "come i membri del gruppo fossero dediti alla falsa intestazione, emissione e successiva rivendita di titoli di accesso allo stadio per le partite casalinghe del Palermo calcio - comunica la Guardia di Finanza - In particolare, i biglietti risultavano essere intestati sistematicamente a persone inesistenti e titolari di agevolazioni e sconti (under 14, over 65, riduzione donna), sfruttando illecitamente la forte scontistica prevista per tali categorie".

Indagini che hanno permesso "di smantellare due associazioni per delinquere dedite alla truffa e all'accesso abusivo a sistemi informatici. Le associazioni per delinquere erano composte da titolari di ricevitorie autorizzate, da rivenditori abusivi, cosiddetti bagarini, da capi ultras e da esponenti di spicco del tifo organizzato rosanero che, con la loro remunerativa attività criminale, hanno aggirato le norme a tutela della sicurezza degli stadi, oltre a truffare lo Stato e il Palermo Calcio".

Sembrerebbe che il 60% dei titoli ridotti emessi per gli incontri di campionato "siano risultati essere intestati a persone inesistenti con la successiva e fraudolenta immissione sul circuito di vendita di oltre 4.000 tagliandi d'accesso".

Gli inquirenti hanno preso in esame i campionati di calcio degli ultimi anni grazie ad un'indagine durata circa un anno. Sono 23 persone le persone segnalate, 65 deferite alla Prefettura per varie violazioni amministrative. Sequestrati 123 titoli falsi intestati in alcuni casi anche a persone decedute.