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Palermo: Baiguera, le 1000 vite del neo-rosa

Il Palermo ha annunciato ieri l'arrivo nel consiglio di amministrazione di quello che in questi anni è stato il responsabile della comunicazione del Gruppo Zamparini. Si tratta di Angelo.

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Il Palermo ha annunciato ieri l'arrivo nel consiglio di amministrazione di quello che in questi anni è stato il responsabile della comunicazione del Gruppo Zamparini. Si tratta di Angelo Baiguera, un personaggio che non può lasciare indifferenti per le sue mille vite da giocatore di basket della massima serie, da cantautore conosciuto in tutta Italia, da dirigente di pallacanestro e poi da responsabile della comunicazione di illustri personaggi friulani. Nasce a Manerbio il 10 gennaio 1955. Le sue prime esperienze cestistiche sono nella squadra locale, ma piace tantissimo a Cantù, all'epoca una società tra le più importanti d'Italia. Con la Forst di Marzorati e Recalcati studia, si allena e gioca, ma non regge la situazione e si trasferisce a Cremona, in Serie B dopo pochi mesi. Miglior giocatore della squadra a soli 17 anni è ambito dai migliori club italiani. A 21 arriva la chiamata di Trieste, dove resterà fino ai 26 anni a giocare per un pubblico caldissimo ed entusiasta. La sera, dopo gli allenamenti, va all'ospedale psichiatrico locale, che in quegli anni era una vera e propria cittadella della cultura, dove incontra artisti come Dario Fo, Francesco Guccini e Franco Battiato. L'attrazione per la musica si fa sempre più forte e gli spostamenti a Milano per frequentare locali in cui suona e compone lo penalizzano dal punto di vista del rendimento sul campo. Aveva giocato in tutte le nazionali giovanili, ma si è fermato a un passo dalla vetta per coltivare il nuovo amore per la musica. Ha inciso il suo primo album "York, nome di cane" quando era ancora un giocatore, vendendo 10.000 copie nella prima settimana solo a Trieste. L'ambiente del basket però non la prende affatto bene, Trieste è una città tendenzialmente di destra e così arrivano le prime contestazioni. A soli 26 anni, nel 1980-81, abbandona il basket e firma con l'etichetta Ricordi per pubblicare il suo secondo album. Comincia a scrivere per giornali locali, fa televisione, ma la cosa non piace alla società che minaccia di togliere la pubblicità se non sospendono le collaborazioni con l'ex giocatore. "Blu Notte" si rivela un successo, va al Festivalbar con il singolo "Notte notte" e De Andrè lo porta in tour ad aprire i suoi concerti. Ci vuol poco che anche il mondo della musica lo stanca, non vuole più fare la promozione dei suoi album in tv e radio e apre la Scuola di Musica 55 a Trieste. Ritorna al basket facendo per 5 anni il manager della nuova squadra di Trieste. Con l'avvento di internet fonda luxa.it, una web tv diventata poi televisione in chiaro. Successivamente diventa portavoce di Riccardo Illy, presidente della Regione Friuli-Venezia Giulia, oltre che ex sindaco di Trieste per due mandati con una lista di centrosinistra.