serie b

Nestorovski: “Tedino ottimo allenatore, voglio segnare di più. Il primo posto sarà nostro”

Nestorovski: “Tedino ottimo allenatore, voglio segnare di più. Il primo posto sarà nostro”

L'intervista al bomber macedone del Palermo autore fin qui di quattro reti

Mediagol2

Quattro gol fin qui in stagione ed una leadership ormai consolidata.

Ilija Nestorovski è sempre più capitano e guida, tecnica e carismatica del Palermo di BrunoTedino.

Un inizio di stagione in modalità diesel, come sua consuetudine, e qualche fisiologica difficoltà nel percorso di ricerca della migliore condizione psicofisica. Il tutto acuito dagli impegni con la maglia della propria Nazionale che inevitabilmente finiscono per incidere sul piano atletico e mentale.

Ciò nonostante il bomber macedone, anche se non al top della condizione, non si è mai tirato indietro. Sempre in campo o quasi, a testimonianza del suo forte legame con la maglia e con la piazza. Attaccamento dimostrato non solo sul terreno di gioco ma anche in sede di mercato, quando, nonostante numerose pretendenti al suo cartellino, non ha battuto ciglio di fronte all'ipotesi di restare a palermo anche in categoria inferiore.

Intervistato da “Il Corriere dello Sport”, il capitano del Palermo ha affrontato numerose tematiche inerenti il momento della squadra.

"Tedino sostiene che un solo giocatore non può fare squadra? Ha ragione. Il Palermo vince solo se segna il sottoscritto? Non è una regola, non c’è un attaccante che risolva tutto con un colpo di bacchetta magica. Tedino è un ottimo allenatore, siamo imbattuti, la sua mano si vede. Nessuna squadra, finora, ci è stata superiore e anche a Frosinone siamo stati al’altezza degli avversari anche se alla fine è mancato il colpo del k.o.".

"Il trenta è il numero della mia maglia, non un simbolo di aspirazioni legate a tanti fattori. Magari potesse equivalere al numero dei miei gol stagionali ma tra il dire e il fare c’è un campionato di mezzo lungo,

livellato e difficile. Piuttosto, mi dispiace avere segnato finora quattro gol. Se avessi giocato tutte le partite, forse a quest’ora sarei già a quota 7 o 8. E mi dispiace anche avere sbagliato due occasioni da rete a Frosinone. Dettagli, in verità, perché il primo traguardo è la A. Non l’egoismo. Non voglio più stare in B perché Palermo è … Palermo una grande città con grandi tradizioni. Spero che la squadra possa vincere anche con i gol di qualche compagno, si sa che non deve segnare solo un giocatore. Mi piace di più vedere che siamo al secondo posto e che puntiamo al primo, traguardo che faremo nostro".