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Mercato: il retroscena Gonzalo Barreto-Ballardini, l’unico allenatore che gli diede fiducia

Mercato: il retroscena Gonzalo Barreto-Ballardini, l’unico allenatore che gli diede fiducia

L'uruguaiano è uno dei nomi nel mirino dei rosanero

Mediagol40

"Tre-quattro acquisti, almeno un innesto per reparto: già a novembre annunceremo un nuovo calciatore". Questa la promessa fatta da Maurizio Zamparini qualche giorno fa a proposito dell'atteggiamento della sua società in vista della prossima finestra di mercato. E' necessario rinforzare l'organico a disposizione del tecnico Ballardini. "L'avrei fatto anche se ad allenare la squadra fosse stato ancora Iachini, ma l'esonero di Beppe è un altro discorso", completa il concetto il patron friulano che - in questo modo - sottolinea che gli innesti servono "sempre e comunque", al di là di chi guida gli allenamenti a Boccadifalco.

di Claudio Scaglione

Situazione chiara - I vuoti non colmati nella sessione estiva di trattative sono ben evidenti. Prima con Iachini, adesso con Ballardini, il presidente del club rosanero ha voluto tracciare una lista delle priorità: comprare per necessità, nessuno spreco, l'obiettivo numero uno è arricchire l'organico con alcune pedine che presentino caratteristiche differenti rispetto ai già presenti. Nuove soluzioni per acquisire imprevedibilità e qualità. Il primo sguardo va all'attacco.

I nomi - I profili che vengono tirati in gioco, in questo senso, sono quelli di Alberto Paloschi e Gonzalo Barreto. Quella legata al primo, centravanti del Chievo, sembra un'operazione di difficile riuscita. Quanto all'uruguaiano di proprietà del Danubio, invece, le speranze dei tifosi siciliani possono essere più convinte. Il ragazzo del fiume Olimar possiede il doppio passaporto e ha una gran voglia di tornare in Italia e riscattarsi.

Tornare? - Sì, tornare. Perché lui, Barreto (da non confondere col paraguaiano ex rosanero, adesso alla Sampdoria), la Serie A l'ha già fiutata alcune annate or sono. Nel settembre del 2009 firma un contratto quadriennale con la Lazio di Claudio Lotito che, per tale trasferimento, esborsa 1,8 milioni di euro. Il contratto viene tuttavia depositato solamente nel gennaio 2010.

Il video delle giocate che hanno convinto la Lazio a puntare su di lui.

Momenti difficili - Nel frattempo Gonzalo si allena con i biancocelesti, riscuotendo consensi dal tecnico che guida le sedute a Formello: quel Davide Ballardini che adesso i custodi del Tenente Onorato di Boccadifalco conoscono abbastanza bene. Ballardini dimostra pure una certa stima nei suoi confronti, anche se è costretto a lavorare con 44 ragazzi in quei mesi. Periodo tortuoso per la Lazio che si ritrova con 16 punti a gennaio. Pochi giorni dopo avviene la svolta che deciderà il campionato dei capitolini: esonerato Ballardini, assunto Edy Reja che otterrà la salvezza con la squadra capitanata da Tommaso Rocchi. Tra le decisioni assunte da Reja (oltre alla riammissione dei dissidenti Pandev, Ledesma e De Silvestri) anche l'esclusione di Gonzalo Barreto che torna ad allenarsi con la Primavera (insieme a Pajtim Kasami).

Parabola discendente - Da lì sarà un susseguirsi di vicende poco piacevoli per la punta uruguaiana che non riesce ad appagare il suo sogno di esordire e affermarsi in Serie A, specialmente perché nessun mister crede in lui. Nel 2012-13 rifiuta anche il passaggio alla società satellite di Lotito, la Salernitana, e da quel momento in poi Barreto vive sa separato in casa alla Lazio. Nel 2014, infine, il suo rientro in patria, al Danubio, dove era cominciato tutto.

Il video del gol siglato al Corinthians, appena tornato in Uruguay

Nuova vita - A ventitré anni (ventiquattro li compirà il 22 gennaio), Gonzalo Barreto spera in una nuova occasione nel nostro calcio. Sogna di duettare con Franco Vazquez e sfruttare la vetrina per emulare i sudamericani passati dalle parti del Barbera. L'interesse del Palermo è confermato, lui non aspetta altro che tornare alle dipendenze di Ballardini... fin qui l'unico allenatore italiano che ha creduto in lui.