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Marotta: “Fuorigioco Tevez? Ve lo spiego io”

Vero e proprio dibattito aperto durante la trasmissione 'Domenica Sportiva' tra l'opinionista di Rai Sport, Adriano Bacconi, e l'amministratore delegato della Juventus, Beppe Marotta. L'episodio.

Mediagol8

Vero e proprio dibattito aperto durante la trasmissione 'Domenica Sportiva' tra l'opinionista di Rai Sport, Adriano Bacconi, e l'amministratore delegato della Juventus, Beppe Marotta. L'episodio analizzato è il secondo gol dei bianconeri contro il Palermo: colpo di testa di Llorente, palla che attraversa l'area piccola, Tevez (in posizione irregolare) prova a correggere sotto misura, non tocca la sfera che termina in rete. Ecco le frasi scambiate da Bacconi e Marotta che hanno commentato le immagini inequivocabili.

Bacconi. "Nel gol di Llorente del 2-0, Tevez è chiaramente in posizione di fuorigioco. La sua posizione di partenza diventa in qualche modo attiva perché va a cercare di prendere il pallone davanti al portiere avversario. La tecnologia in questo caso avrebbe dato una mano, in maniera anche semplice".

Marotta. "Sono d'accordo perché l'interpretazione è abbastanza soggettiva. Qui bisogna interpretare l'articolo 11 che ha due concetti chiari: 1) se l'attaccante ostruisce l'intervento del difensore, allora è fuorigioco. E in questo caso non l'ha ostruito; 2) se impedisce la visione al portiere. E in questo caso Stefano Sorrentino avrebbe avuto l'opportunità di parare - ha spiegato Marotta da quanto evidenziato da Mediagol.it -. Quindi, la tua interpretazione è una interpretazione rispettabile sicuramente, ma in contrasto con altri opinionisti".

Bacconi. "No, ma se possiamo andare nuovamente a vedere l'immagine, vediamo che l'errore grave è che la posizione di fuorigioco non è segnalata da nessuno. Non c'è un'interpretazione sulla passività o sull'attività di Tevez. L'assistente di linea è impallato da due giocatori, un difensore in area e Pirlo che rientra dopo aver battuto il calcio d'angolo. Per cui, in realtà non c'è un'interpretazione di una posizione attiva o passiva, non c'è la visione umana per poter valutare la posizione di offside. Questo è il problema. Poi interviene l'arbitro e decide. La tecnologia in questo caso avrebbe sentenziato che Tevez era in fuorigioco. Una volta appreso ciò, l'arbitro avrebbe valutato la passività o l'attività della posizione dell'argentino. La tecnologia non sarebbe altro che un'informazione in più che aiuta a decidere meglio".

Marotta. "Io sono contrario. Ecco perché ho detto che la moviola sarebbe la morte del calcio. Il gioco del calcio è un gioco di continuità. Io ricordo sempre che a Sassuolo abbiamo giocato appena 43 minuti effettivi di gioco. Non va bene. La tecnologia ci sta, ma non deve rallentare la fluidità del calcio".