venezia

Lupo: “Inzaghi? La gavetta serve, ma tornerà ad alti livelli. L’esonero di Montella…”

Lupo: “Inzaghi? La gavetta serve, ma tornerà ad alti livelli. L’esonero di Montella…”

Le parole del direttore sportivo del Palermo Fabio Lupo, a poche ore dal match contro il Venezia, a proposito del tecnico della squadra ospite Filippo Inzaghi.

Mediagol8

Allenatori a confronto.

Il direttore sportivo del Palermo Fabio Lupo si esprime sul tecnico del Venezia, Filippo Inzaghi.

Da allenatore porta con se le caratteristiche che aveva da giocatore. Si è saputo mettere in discussione, non è facile dopo essere stato giocatore importante ripartire dalla serie C. Ha lavorato su sé stesso, portando agonismo, attenzione e determinazione. Nel tempo da allenatore tornerà a livelli più alti.

Una carriera, difatti, ancora agli albori, che lo ha visto sedere prima su una panchina prestigiosa come quella del Milan e successivamente ripartire da un palcoscenico meno evidente, come la Serie C, con il Venezia, che ha condotto verso la promozione nella serie cadetta. Occasioni, scelte e percorsi sicuramente diversi da quelli che hanno portato il tecnico Bruno Tedino alla conduzione della compagine palermitana.

Per poter diventare allenatori di un certo livello bisogna fare la gavetta. Forse Inzaghi al Milan è arrivato troppo presto, ora sta dimostrando di essere un ottimo allenatore. Il percorso di Tedino è differente ma sta dimostrando di essere un allenatore molto valido. Guardate anche Napoli-Juventus, in panchina ci sono due allenatori che hanno fatto la gavetta quella vera.

E tra gli allenatori che hanno fatto gavetta passando proprio per la platea rosanero, è inevitabile citare Rino Gattuso, che, a seguito dell’esonero di Vincenzo Montella, da poche settimane siede alla conduzione del Milan.

Diciamo che da fuori può essere letta così: se Montella non avesse fatto bene c’era già la soluzione interna. Non dico che non me l’aspettavo, ma non pensavo che si verificasse in questo momento. Montella aveva bisogno di tempo per dare un’identità alla squadra: è stato mandato via dopo un 5-1 contro l’Austria Vienna e poi ha pareggiato contro il Torino. Diciamo che mi ha stupito la tempistica. Ma quello che succede nel pentolone lo sa solo il mestolo...