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Lupo: “Galano non mi ha stupito, Nestorovski è il nostro leader. Tifosi? Troppo astio verso Zamparini, protesta ingiustificata”

Lupo: “Galano non mi ha stupito, Nestorovski è il nostro leader. Tifosi? Troppo astio verso Zamparini, protesta ingiustificata”

Le dichiarazioni del direttore sportivo rosanero in attesa della sfida di campionato contro il Bari

Mediagol77

Un Palermo in piena emergenza, tra infortunati e squalificati, affronterà domenica il Bari in quella che si preannuncia una sfida di grande livello.

Il direttore sportivo rosanero Fabio Lupo, con un passato da calciatore dei pugliesi, ai microfoni di barinelpallone.it ha analizzato la sfida del San Nicola soffermandosi anche sulla stagione vissuta finora dal Palermo e dal suo bomber Ilija Nestorovski.

"Galano? A me lui è sempre piaciuto. E’ un giocatore che ha nelle corde questo tipo di rendimento, non mi stupisce il bottino di reti da lui raccolto. Nestorovski, invece, sta dando un contributo non indifferente sia dentro che fuori dal campo. Quest’anno ha la fascia da capitano, l’ha presa come una forma di responsabilità. Sabato l’abbiamo tenuto a freno, voleva entrare a tutti i costi (ride, ndr). Ci tiene molto al Palermo.C’è una frattura tra gran parte dell’ambiente e della tifoseria, c’è astio nei confronti del nostro patron. Una protesta ingiustificata, se consideriamo quanto è stato dato al club negli ultimi 15 anni. E’ lecito fare errori in questo lasso di tempo. Sarebbe naturalmente molto meglio poter contare su 20-25mila spettatori al ‘Barbera’. Ci dispiace, ma non deve rappresentare un alibi. Vorrà dire che lavoreremo per cercare di riportare la gente allo stadio. Con Sogliano stavamo costruendo un certo tipo di percorso, eravamo molto avanti e quasi ai dettagli. Col ds biancorosso c’è un rapporto di stima reciproca, sia sul piano professionale che su quello umano. Entrambi, poi, siamo stati compagni di squadra ai tempi dell’Ancona. Il mio rapporto con la città di Bari, poi, resta importante. Mi sono laureato qui, sono docente di diritto dello sport. Rientra nella mia vita. Poi, però, è arrivata la proposta del Palermo. Non potevo dire di no a Zamparini, così sono stato liberato dal vincolo morale fino ad allora in essere".