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LE PAGELLE DI MEDIAGOL.IT PALERMO-SPEZIA 1-1

Di Fabrizio Anselmo Il Palermo impatta per 1-1 con lo Spezia di Devis Mangia che mette in mostra i limiti di una squadra in grado di vincere e perdere con tutti. I rosa non chiudono il match e.

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Di Fabrizio Anselmo Il Palermo impatta per 1-1 con lo Spezia di Devis Mangia che mette in mostra i limiti di una squadra in grado di vincere e perdere con tutti. I rosa non chiudono il match e vengono castigati da una punizione perfetta di Scozzarella. Lo sterile arrembaggio finale evidenzia la necessità di recuperare il prima possibile Andrea Belotti, vero crack della stagione. Migliore in campo Fabio Daprelà, che folleggia sul fronte sinistro, mentre il peggiore è Verre, lontano dalle prestazioni che l’avevano messo tra gli inamovibili di Beppe Iachini. SORRENTINO 6 ordinaria amministrazione fino alla punizione di Scozzarella, precisa, forte e tagliente, che lo coglie impreparato. MUNOZ 6,5 impeccabile sulle palle alte, è tra i più pericolosi sui calci dangolo e si becca un immotivato giallo per un fallo su Giannetti. Leader sfortunato. TERZI 6 ben assistito da Andelkovic e Munoz che stringono gli spazi serrando le maglie, pecca in alcuni rilanci frettolosi che costringono i rosa ad inseguire il pallone invece di gestirlo in scioltezza. ANDELKOVIC 6 solita sicurezza sulle palle alte, soffre la velocità di Catellani, che più di una volta lo mette in difficoltà, e rischia un rigore su una scivolata volta a coprire il buco, da lui stesso lasciato, che consente a Ferrari di colpire da posizione favorevole. STEVANOVIC 6,5 l’infortunio di Morganella mostra a Iachini che dalla fascia destra è anche possibile creare gioco e pericoli per la difesa avversaria. In fase di costruzione riesce a dribblare in maniera sistematica due-tre avversari creando la superiorità numerica, mentre in fase di interdizione fa valere corsa e fisico. Adesso serve continuità ma soprattutto minutaggio. VITIELLO (dal ‘34 s.t.) S.V. agisce sulla destra muovendosi in sintonia con la difesa. Pochi minuti ma abbastanza da capire di avere recepito i tatticismi della difesa meno perforata della Serie B. BOLZONI 6 solita quantità in fase difensiva, stringe le maglie del centrocampo rosa correndo su tutta la mediana del campo. In fase di costruzione cerca sempre lo scambio con Stevanovic alternandosi con il serbo nel dare profondità sul versante destro. DI GENNARO 6 schierato da regista non detta i tempi al centrocampo ma innesca le punte e le ali con lanci precisi che però colgono il Palermo impreparato nell’accompagnare l’azione. Non è il suo ruolo, è evidente, ma agendo tra le linee può risultare efficace anche in quella posizione. VERRE (dal ‘18 s.t.) 5 poco presente nelle zone calde del campo, dove la sua classe dovrebbe consentirgli di uscire palla al piede con sicurezza, è responsabile del fallo da cui scaturisce il gol su punizione di Scozzarella. Sfortunato e appannato. BARRETO 6 tornato tra i titolari, il capitano rosanero ringhia su tutti i palloni ma è meno incisivo del solito negli inserimenti. DAPRELÀ 7 sollecitato dalla concorrenza di Lazaar, dimostra che senza infortuni e con la giusta continuità, è lui il padrone della fascia sinistra. Partita da incorniciare, forse la migliore con la maglia del Palermo, sforna cross in moto perpetuo e fa lo slalom tra i giocatori dello Spezia fin quando i crampi non lo costringono alla sostituzione. PISANO (dal ‘24 s.t.) 6 entrato per un esausto Daprelà, pensa alla fase difensiva, superando il centrocampo in una sola occasione. LAFFERTY 6 solita prestazione di sacrificio, è meno incisivo del solito eccedendo in alcuni personalismi e calibrando male i colpi di testa a servire i compagni. HERNANDEZ 6,5 un gol da ariete di area, tanta corsa e sacrificio ad aiutare la squadra: è un nuovo Abel. Per un Hernandez da Serie A, serve un Hernandez da Serie B. IACHINI 6,5 indovina la carta Daprelà preferendolo a Pisano e concede una chance a Di Gennaro, schierandolo per un Vazquez che nelle ultime settimane aveva pure convinto. Le partite in Serie B vanno vinte mentalmente, Beppe Iachini lo sa: un pareggio che sa di sconfitta spesso può essere più utile di una vittoria.