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La verità di Fabio Lupo: “Consulenti? Ho lavorato in autonomia e dato fastidio a qualcuno. Hanno voluto punirmi…”

La verità di Fabio Lupo: “Consulenti? Ho lavorato in autonomia e dato fastidio a qualcuno. Hanno voluto punirmi…”

Fabio Lupo torna a parlare: "Non ho ancora metabolizzato l'esonero e non ci riuscirò mai. Non c’è nessuna ragione, se non quella di punirmi magari per l’eccessiva autonomia..."

Mediagol7

Questa mattina l'ufficialità: Fabio Lupo non è più il direttore sportivo del Palermo.

Il patron Maurizio Zamparini, alla fine, ha individuato nella figura del dirigente abruzzese il responsabile primo della crisi di risultati maturati nelle prime partite del girone di ritorno di Serie B. Intervistato ai microfoni di 'TuttoMercatoWeb', l'ormai ex ds rosanero si è espresso sui fidi consulenti italiani ed esteri del numero uno di viale del Fante che con le loro consulenze pare abbiano inciso in modo sensibile sulla rottura tra i due.

"Fino all’ultimo giorno ho lavorato in autonomia assoluta creando una condivisione sul piano tecnico con l’allenatore e su quello aziendale con il Presidente. Magari questa autonomia ha dato molto fastidio a qualcuno. Ma non c’è stata operazione in entrata e in uscita condizionata da altre persone al di fuori del Presidente. Non ho ancora metabolizzato l'esonero. E non ci riuscirò mai. Non c’è nessuna ragione - ha dichiarato Fabio Lupo -. Questo non significa che non abbia fatto degli errori. Ma per il contesto nel quale ho lavorato e la tempistica questo esonero non ha senso. Se non quello di punirmi, magari per l’eccessiva autonomia. Ma sicuramente non per il contenuto del mio operato. Il lavoro di un direttore sportivo non va visto per due partite, ma va valutato a trecentosessanta gradi nella capacità di gestire situazioni extra calcistiche, l’organizzazione dello scouting, la valorizzazione del settore giovanile con il quale la collaborazione è stata proficua. Un lavoro di chi aveva in mente una programmazione a medio lungo termine".