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La prima missione di De Zerbi: rivitalizzare l’attacco che non punge. Verso la sfida al Crotone, secondo Zamparini il Palermo vale tre volte i calabresi

La prima missione di De Zerbi: rivitalizzare l’attacco che non punge. Verso la sfida al Crotone, secondo Zamparini il Palermo vale tre volte i calabresi

Il tecnico deve fare i conti con un attacco che non segna e crea poco gioco. Contro il Crotone la prima occasione di far punti pesanti per la salvezza.

Mediagol3

Tre partite di campionato, una di Coppa Italia e due soli gol all'attivo, zero da dentro l'area di rigore.

Al di là della classifica, che dopo aver affrontato squadre del calibro di Sassuolo, Inter e Napoli non necessariamente doveva essere diversa, il problema di questo Palermo sembra essere proprio l'attacco. Ad oggi i rosanero non sono quasi mai riusciti a rendersi pericolosi se non con qualche conclusione dal limite, segno di una manovra deficitaria che raramente consente di superare la trequarti avversaria. Una questione da affrontare immediatamente, solo in parte giustificabile con la forza delle squadre affrontate e che potrebbe nascondere delle serie problematiche tecniche.

INCOGNITA MACEDONE - Nestorovski non convince ancora, non l'aveva fatto quando c'era Ballardini, faticando tremendamente anche contro la difesa del Bari, non l'ha fatto sabato sotto la guida di De Zerbi. A sua discolpa possiamo senza dubbio citare l'impegno evidente, l'agonismo costante, un certo senso del gol evidenziato in ritiro, ma la realtà ad oggi è eloquente sul suo rendimento e sulla fiducia che i tecnici (non) hanno avuto, preferendogli Quaison e Diamanti all'esordio assoluto nel ruolo di centravanti. Ma se per un attaccante qualche difficoltà di adattamento è comprensibile, non si può certo dire che senza il macedone in campo le cose siano andate meglio. Il problema però sembra attanagliare un po' tutto il reparto e sarebbe semplicistico addossare su Nestorovski tutte le responsabilità. Se si eccettua qualche sgroppata convincente di Bentivegna i rosanero non hanno quasi mai inciso nemmeno sulle fasce, rivelando una preoccupante aridità in tutto il tridente d'attacco. Non è un caso che tutte le migliori iniziative del Palermo siano arrivate da giocate dei terzini, in particolare Rispoli. L'esterno di Cava de'Tirreni è stato uno dei protagonisti in positivo di tutte le gare giocate ad oggi dalla squadra rosanero e con l'Inter ha anche trovato il primo gol della sua carriera nella massima serie.

PESCARA DOCET - E' vero, il Palermo ha affrontato squadre di rango superiore nelle tre sfide di campionato fino a qui disputate, ma non può essere una giustificazione sufficiente. Si poteva fare di più e si può fare di più già dalla prossima partita. I punti in classifica senza il risultato a tavolino col Sassuolo sarebbero gli stessi, ma non va taciuto come il Pescara abbia giocato contro le stesse tre squadre dei rosanero mettendo in mostra una manovra corale e una pericolosità offensiva lontane anni luce dalla sterilità del Palermo. Gli abruzzesi giocano meglio a calcio, pur non disponendo certamente di un organico da sogno. Alcuni titolari del Delfino sono giocatori che il Palermo ha scartato negli ultimi anni, come Benali, Brugman, Cristante e Verre e l'attacco è composto da calciatori alle prime esperienze nella massima serie o addirittura all'esordio (vedi Bahebeck). Caprari, un po' come Diamanti, gioca stabilmente da falso nove e manca un vero e proprio centravanti. E' tempo che anche il Palermo smetta di pensare a quello che non è stato sul mercato, valorizzando il materiale a disposizione, perché anche senza Balotelli (doppietta all'esordio col Nizza) si può e si deve fare meglio di così. Sarà la prima vera missione di De Zerbi, che deve rivitalizzare l'attacco ad oggi il peggior della Serie A.

NON SOLO ORGANIZZAZIONE - Questo Palermo è già una squadra abbastanza organizzata e solida, tanto da non aver preso imbarcate contro Sassuolo ed Inter ed aver retto bene un tempo sotto la pressione del Napoli. Adesso manca un gioco d'attacco degno di questo nome. La scelta di De Zerbi come nuovo tecnico potrebbe rivelarsi in questo senso vincente. "Ho visto alcune partite del Foggia per preparare la gara contro il Palermo e ho ammirato qualcosa che raramente si vede in Lega Pro" ha detto di lui Sarri nel post partita di sabato. Inizia una settimana che dirà tantissimo sulla stagione di questo Palermo, con una trasferta contro il Crotone (che avrà anche due giorni di riposo in meno dei rosanero) in cui sarà fondamentale far punti, ma ancora più importante sarà mostrare miglioramenti nel gioco offensivo. Ma è anche una trasferta che dirà tanto sul valore dell'organico rosanero rispetto alle altre pretendenti alla salvezza. Proprio dei calabresi Zamparini aveva detto: "Io credo che siamo forti tre volte il Crotone. Io credo che noi siamo oltre la lotta per la salvezza, perché abbiamo una grande difesa, una delle più forti del campionato, abbiamo un centrocampo di grande qualità e in attacco abbiamo 10 giocatori per tre posti". Vedremo se il patron è stato buon profeta, di sicuro ha motivato parecchio la squadra di Nicola.

Mariano Calò