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Iachini: “Palermo, contro la Juve e Dybala doveva essere la mia partita. Io ho costruito un gruppo solido, ecco miei meriti”

Iachini: “Palermo, contro la Juve e Dybala doveva essere la mia partita. Io ho costruito un gruppo solido, ecco miei meriti”

Parla il tecnico esonerato due settimane fa esatte

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A due settimane esatte dall'esonero, torna a parlare Beppe Iachini, tecnico che il 10 novembre scorso Maurizio Zamparini ha deciso di mandar via per "risolvere i problemi del Palermo": l'allenatore marchigiano si dice sereno e tranquillo, perché di fatto nella carriera di ogni mister, una decisione così può anche starci. "Domenica sera contro la Juve doveva essere la mia partita e invece è andata così, ma con Zamparini ho un buon rapporto - ha premesso al 'Corriere dello Sport' -. In fondo siamo arrivati in una situazione difficile, una piazza bollente, il Palermo in B. Dovevamo partire con un nuovo progetto, averlo fatto a Palermo, in una piazza bella e importante, battendo record, valorizzando diversi giovani, portando tanta gente allo stadio, non è stato facile. L'anno scorso, in A, dovevi guardare i conti, c’era un programma di ringiovanimento per dare linfa alla società. Il fatto di aver preso tanti giovani, Dybala, Chochev, Morganella, Lazaar, che nel Varese giocava e non, Quaison, Belotti, con qualche chioccia giusta, vedi Sorrentino, Maresca, Rigoni, Barreto che è andato via, insomma si è costruito un gruppo solido, un'organizzazione di gioco ben precisa, il progetto andava avanti".