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I 100 giorni di Paul Baccaglini: cos’è davvero cambiato da quel 6 marzo a Palermo?

Mediagol40

La prima differenza rispetto al passato la si è percepita il 20 marzo scorso, quando Zamparini attraverso i canali ufficiali del club rosanero scriveva:

Zamparini intendeva rispondere alle notizie che lo volevano già stanco di Diego Lopez: l'imprenditore friulano sottolineava come ogni decisione spettava a Baccaglini che intanto riconfermava Lopez, dicendo "termineremo la stagione con lui". Dodici giorni e Lopez era già stato esonerato, in favore di Bortoluzzi. Una scelta quella dell'esonero che presidente e proprietario comunicarono essere condivisa, per tener fede alla seguente versione: "Zamparini non può decidere alcunché pur essendo proprietario, questo compito spetta a Baccaglini". E in linea teorica, la situazione rimane questa sino ad oggi, con Zamparini che si muove in prima persona, contatta dirigenti e allenatori, incontra procuratori dei tesserati rosanero (vedi Andelkovic), ma al tempo stesso precisa: "Decideremo insieme, la nostra sarà una scelta condivisa, però per il momento io sto facendo i miei sondaggi e Baccaglini i suoi. Baccaglini è nuovo in questo mondo, dunque sicuramente sentirà me e Di Marzio che abbiamo più esperienza". Come a dire: "Io valuto, poi l'ultima parola è la sua".

Ad oggi, dunque, questa è la sostanziale differenza in seno al Palermo da prima che arrivasse Baccaglini. I tifosi mantengono vive le speranze, poi, che a breve possa avvenire il tanto atteso passaggio di proprietà, ma come detto il closing dell'affare non sembra proprio dietro l'angolo.