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GONZALEZ: “Tutto su caratteristiche e ruolo”

GONZALEZ: “Tutto su caratteristiche e ruolo”

Parla il nuovo difensore dei rosanero

Mediagol40

di Claudio Scaglione

Di comune accordo con il ct della Costa Rica ha deciso di non rispondere alla convocazione per gli impegni con i Ticos, per iniziare gli allenamenti col Palermo di Beppe Iachini. Non vede l'ora di cominciare il campionato coi rosanero, Giancarlo Pipo Gonzalez. Esperienza, fisico, senso della posizione e attenzione a servizio della retroguardia rosa: fa sul serio l'ex Columbus Crew.

Mondiale in Brasile"Le prestazioni offerte nel Mondiale con la Costa Rica mi hanno dato l'opportunità di essere qui a Palermo per giocarmi la Serie A. Il Mondiale è una buona vetrina, è un'occasione di mettersi in mostra. E non va lasciata scappare. Adesso devo mettere da parte questa esperienza e proiettarmi al futuro, per lavorare nel Palermo e fare bene con la mia nuova squadra".

Costa Rica-Norvegia-Usa"Dopo cinque stagioni in Costarica con il Deportiva Alajuelense e aver vinto cinque titoli, credevo che fosse giusto cimentarmi in una nuova avventura. Così sono andato nel 2012 al Valerenga in Norvegia. In Scandinavia però non è andata proprio bene e ho voluto far ritorno in America. Ho deciso di avvicinarmi a casa perché credevo di poter avere più chance per arrivare al Mondiale con la mia Nazionale. E' stato un passo importante della mia carriera che mi ha permesso di crescere e migliorare le mie caratteristiche".

Giancarlo 'Pipo'"Pipo è un nome che mi hanno dato quando ero piccolo e con cui mi chiamava la mia famiglia da quando avevo dodici anni. Diciamo che oggi è rimasto un nome "artistico". E' un nome che non disdegno che significa "ninho", ragazzo".

Aggressività"La mia caratteristica principale è quella di giocare in difesa in modo aggressivo, cercando l'anticipo. Sono un tipo di giocatore molto duro, serio, energico. Poco importa se arriveranno battibecchi con gli avversari: è anche normale, fa parte del calcio. Al Palermo potrà capitare, così com'è successo in Nazionale con Balotelli. E' un modo di fare che a volte dà la carica non solo a me, ma anche ai miei compagni. Sono uno grintoso che non ha paura del confronto fisico con gli altri".

Ruolo"Con la Nazionale Costaricense ho giocato sia in una difesa a tre che in quella a cinque. Se devo scegliere, preferisco una linea a tre. Posso essere schierato a sinistra, la mia posizione preferita, e anche al centro. Nessun problema, infine, se la retroguardia sarà composta da quattro giocatori".

Obiettivi"Sono molto onorato di giocare nel Palermo e di vestire la maglia rosanero. E' una grande occasione per me, giocare in un club importante come questo. L'obiettivo è quello di mantenere la Serie A e poi fare bene a livello personale".

Responsabilità"L'investimento che il Palermo ha fatto su di me mi conferisce una responsabilità molto grande, come giocatore e come uomo. Mi servirà come stimolo per far bene e dimostrare il mio valore. Conoscevo Palermo e il Palermo, un club ricco di storia che si è sempre ben comportato nelle competizioni europee. Conosco i compagni sudamericani e per me è un grande piacere giocare in una squadra con una storia così importante".

Primo contatto dei rosa"Il Palermo è stato il primo club che mi ha contattato, già prima del Mondiale. Io ero molto orgoglioso della chiamata dei rosanero e quindi non ho preso in considerazione altre offerte. Ringrazio il direttore che mi ha dato questa opportunità, che si è concretizzata dopo la fine del Mondiale".

Numero 12 per i tifosi"Ho scelto la maglia numero 12 perché si tratta di un numero che ho usato all'inizio della mia carriera e poi perché il Palermo è come una famiglia e questo è il numero dei tifosi. La tifoseria rosa è molto passionale e sono orgoglioso di vestire la maglia con il numero che li rappresenta".

Infortunio da giovane"Quando giocavo nell'Under-17 ho subito un infortunio piuttosto grave: lo stop mi ha fatto preoccupare e soprattutto dispiacere. Per fortuna ho superato l'infortunio al tendine d'Achille e ho potuto continuare a giocare".

Fermare Luca Toni"So che Toni è un grande attaccante, ma io sono Gonzalez e se sarò schierato in campo farò del mio meglio per bloccarlo. Se il mister mi darà la possibilità di giocare contro il Verona darò del mio meglio. A chi mi ispiro? Con tutto rispetto, io sono Pipo Gonzalez e non mi ispiro a nessuno, con i miei pregi e i miei difetti".

Siciliano"Sono in Italia da poco tempo, ma già qualche parola l'ho imparata. Ad esempio so che 'amunì' vuol dire 'andiamo'. Ho intenzione di affermarmi qui in Serie A, un campionato difficile e da disputare con grande attenzione".