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Foschi è il colpo di Zamparini. Così cambia il mercato del Palermo. Ballardini un po’ più saldo, mentre Lazaar si allontana

FLORENCE, ITALY - MAY 03: Domenico Di Carlo manager of AC Cesena with Rino Foschi general manager of AC Cesena during the Serie A match between ACF Fiorentina and AC Cesena at Stadio Artemio Franchi on May 3, 2015 in Florence, Italy.  (Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images)

Con il ritorno del direttore sportivo della promozione 2004 i rosanero tornano a puntare su una figura forte che viva il club dall'interno. Probabile una riscoperta del mercato italiano.

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"Rino Foschi è un grande colpo per il mercato del Palermo". Lo ha detto Gianni Di Marzio, consulente del presidente Zamparini presentando quello che, è ormai certo, sarà il nuovo direttore sportivo. L'entusiasmo del consulente del presidente Zamparini appare in questo caso tutt'altro che ingiustificato e va inquadrato alla luce dell'impatto che la firma del dirigente romagnolo può avere nelle strategie societarie del Palermo.

Per capire quale valore può avere il ritorno di Foschi in rosanero bisogna dare un'occhiata al suo curriculum e confrontarlo con quello dei suoi più recenti predecessori. Dopo il mancato rinnovo di contratto con Perinetti nell'anno della promozione Zamparini ha provato ad affidarsi a direttori sportivi che avessero più che altro il profilo dell'osservatore. Non a caso sia Ceravolo che Gerolin avevano all'attivo entrambi poche stagioni ad occuparsi in prima persona di trattative e tantissimi anni a individuare giovani talenti in giro per il mondo (Ceravolo alla Juventus e Gerolin all'Udinese avevano ottenuto grandi risultati occupandosi dello scouting).  Non si tratta assolutamente di una casualità, la volontà di Zamparini, infatti, è stata negli ultimi anni quella di lavorare in team con allenatore e direttore sportivo, mantenendo un forte potere decisionale in sede di mercato e avvalendosi, spesso con scarsa fortuna, delle dritte di una schiera di consiglieri, agenti e intermediari. I mancati risultati dell'ultima stagione hanno suggerito al patron di ritornare all'antico, con un dirigente di comprovata esperienza che sostanzialmente lavorerà da solo e che raramente in passato ha mancato l'obiettivo stagionale.

Cosa cambierà in concreto nella gestione del Palermo? I rosanero avranno di nuovo un uomo forte sempre presente al campo d'allenamento, che possa far sentire la presenza della società nello spogliatoio anche quando il presidente è lontano dalla città. Un po' quello che era stato Di Marzio per i rosanero a fine campionato, con effetti evidenti anche sul rendimento della squadra. In secondo luogo dovrebbero arrivare più calciatori che giocano già in Italia, anche in virtù delle nuove regole che impongono un certo numero di elementi in organico cresciuti nei vivai del nostro Paese, ma anche per un'evidente propensione di Foschi a rivolgersi più al mercato interno che a quello estero. Difficile che un direttore sportivo con questa esperienza metta la faccia su acquisti che non condivide al 100%, perciò è da escludere una nuova ondata di calciatori dell'Est, con evidenti vantaggi per l'allenatore che avrà a disposizione rinforzi già perfettamente integrati nel nostro calcio.

Se la piazza palermitana sembra aver accolto con un certo entusiasmo il ritorno del dirigente della promozione del 2004, a Cesena l'accordo ha un po' spiazzato la tifoseria, visto che fino a pochi giorni fa Foschi sembrava al centro del progetto bianconero e si era impegnato in prima persona per il rinnovo del contratto del tecnico Drago. Concreta la possibilità che in giornata Foschi proponga al cda del Cavalluccio Marino  un ruolo di consulente simile a quello che aveva ricoperto nel corso della prima esperienza in rosanero, con Zamparini (che avrebbe sentito Lugaresi) che si sarebbe detto disponibile ad una collaborazione di questo tipo. Intanto i due club lavorano già ad un affare che appiani qualsiasi malumore sull'asse Palermo-Cesena. Renzetti è un serio candidato per diventare l'erede di Lazaar, inoltre in rosanero potrebbe arrivare un altro dei pezzi pregiati dei romagnoli (più Ciano che Ragusa). Il Palermo potrebbe cedere ai romagnoli un centrale esperto come Cionek e la rivelazione dell'ultimo campionato cadetto, Carlos Embalo.

Gianni Di Marzio, consulente del presidente Zamparini, ha accolto con favore l'accordo col nuovo ds. “Foschi al Palermo è un gran colpo di mercato. Ieri c’è stato questo pranzo, abbiamo parlato tanto, e con Foschi non ci sono assolutamente problemi. E’ un grande dirigente – ha dichiarato a gds.it -, lavora molto bene e abbiamo unita d’intenti. Io resto a disposizione di Zamparini per qualsiasi cosa, con lui c’è un grande rapporto e continuerò a dargli una mano se ne avrà bisogno”. Vengono a cadere, almeno nelle premesse, le presunte incompatibilità tra i dure dirigenti. Foschi avrà pieni poteri e risponderà soltanto a Zamparini, con Di Marzio che perderà quel ruolo attivo avuto nella scorsa stagione limitandosi ad offrire consigli e pareri al patron". Le parole di Di Marzio suonano come un'ulteriore conferma del fatto che d'ora in poi dovrebbe farsi da parte, con Foschi destinato a tenere le redini del club. Tra i punti toccati nel summit rosanero tra Zamparini, Foschi e Di Marzio anche quello dell'allenatore della prossima stagione. Ballardini ha un contratto in essere col Palermo e l'intenzione, al momento, sarebbe quella di trattenerlo. A tal proposito, secondo il Giornale di Sicilia, sarebbe stato prezioso un incontro avvenuto negli ultimi giorni tra Foschi e Ballardini a Ravenna. I due avrebbero discusso di strategie di mercato, con il ds che avrebbe chiesto al tecnico di rimanere. La palla passa adesso all'allenatore che difficilmente si dimetterà.

IL MERCATO IN USCITA - Foschi dovrà ricostruire un Palermo che ha già perso Maresca e Sorrentino ed è destinato a rinunciare anche a Vazquez. Tra i giocatori che potrebbero aiutare i rosanero a far cassa c'è anche Lazaar. Il marocchino classe ’92 è reduce da una stagione piuttosto deludente, in cui ha patito la flessione fatta registrare un po' da tutta la squadra. Sull’ex Varese forte l’interessamento da parte della Sampdoria di Massimo Ferrero e dei turchi del Galatasaray, anche se nelle ultime ore il quotidiano transalpino L’Equipe avrebbe svelato un retroscena di mercato risalente a qualche giorno fa. Secondo il giornale francese, Lazaar sarebbe finito nel mirino del Lione del tecnico Bruno Génésio. Nella scorsa settimana Florian Maurice, dirigente del club dell’omonima città, avrebbe incontrato in Sicilia i dirigenti del Palermo e tenuto un colloquio con loro: ribadita la volontà della società di viale del Fante, che intende cedere nel corso della sessione estiva di mercato il 24enne laterale nato a Casablanca. Il costo del cartellino risentirà fortemente della sua situazione contrattuale: il suo rapporto col Palermo scadrà il 30 giugno del 2017.

Mariano Calò