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Football Leaks: ecco perché mirato anche il Palermo, la prima puntata dell’inchiesta de L’Espresso

Football Leaks: ecco perché mirato anche il Palermo, la prima puntata dell’inchiesta de L’Espresso

In edicola il primo episodio di una lunga e articolata inchiesta giornalistica curata da più testate in tutta Europa: in Italia se n'è occupato L'Espresso. Tirati in ballo anche i nomi di Zamparini e del suo club, il Palermo Calcio.

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Pagamenti nei paradisi fiscali, contratti riservati offshore, padroni occulti. Coinvolti grandi club e calciatori famosi. Anche in Italia. Nelle carte ci sono Juve, Inter, Roma, Napoli e Palermo.

La più grande fuga di notizie della storia dello sport mondiale. Otto hard disk, 1,8 terabyte di dati. Football Leaks è il frutto di rivelazioni di una fonte anonima, di migliaia di contratti, messaggi, email e fatture... tutti documenti che mostrano senza filtri i meccanismi - leciti e illeciti - attraverso cui il calcio è stato trasformato in una delle industrie più avide e spericolate.

Dopo le anticipazioni di ieri (clicca qui), l'Espresso, che ha condotto questa indagine per mesi insieme all'European Investigative Collaborations (consorzio di cui fa parte), esce quest'oggi in edicola con le prime rivelazioni.

Si parte dalla vicenda Higuain a Juan Manuel Iturbe, passando per i veri padroni di AlexSandro della Juventus e Mateo Kovacic del Real Madrid.

Il Palermo? In questa prima puntata, il club di viale del Fante e il suo presidente vengono di fatto citati in un paio di occasioni, anche se indirettamente. L'argomento a tinte rosanero verrà approfondito nelle prossime puntate. Intanto, ecco come L'Espresso tratta le tematiche in questo primo capitolo.

"L’altra realtà di Gonzalo Higuain. Un mondo parallelo, popolato di sigle anonime, contratti e conti bancari. Scorre denaro a fiumi, tra holding olandesi e società caraibiche. Si parte da una fattura del 2014: la Convergence Capital Partners, società di Amsterdam, paga 190 mila euro alla Paros Consulting ltd, registrata alle British Virgin Islands, paradiso fiscale nei Caraibi. Sono soldi che volano offshore, lontano dagli occhi del Fisco. Motivazione: 'Servizi prestati in riferimento al Real Madrid e al giocatore G. Higuain'. Chi c’è dietro Paros? Paros, così come l’olandese Convergence Capital Partners, fa parte di una scuderia di società che ricorrono decine di volte negli affari di un gruppo di intermediari di nazionalità argentina. Il più noto tra loro è Marcelo Simonian. Nel 2010 Simonian, gestì il trasferimento dell’attaccante Javier Pastore dall’Huracan di Buenos Aires al Palermo del patron Maurizio Zamparini. Lo schema è sempre lo stesso: le somme versate dalle squadre, formalmente come compenso per gli agenti-intermediari nella compravendita di calciatori, finiscono da principio a una società olandese per poi prendere il volo verso una destinazione offshore, quasi sempre ai Caraibi".

I nomi del Palermo e del presidente Zamparini vengono tirati in ballo nuovamente - in questa prima puntata - quando è ora di raccontare delle vicende relative a Gustavo Mascardi.

"Gustavo Mascardi, agente argentino cui fa capo la Pencil Hill, ha portato nel 2012 Paulo Dybala al Palermo di Zamparini e - argomento dominante nella prima punta di questa inchiesta de L'Espresso - Juan Manuel Iturbe in Italia. Ufficialmente la società londinese (Pencil) è del commercialista britannico Ayomide Otubanjo. Lo stesso che, secondo le autorità spagnole, gestiva una delle finanziarie usate da Leo Messi per evadere le tasse. Mascardi non è uscito di scena dopo che Iturbe è stato venduto alla Roma. Anzi. Il contratto di trasferimento dal Verona alla Roma prevede che la Lastcard, una società neozelandese rappresentata dallo stesso Mascardi, riceva su un conto corrente svizzero un milione di euro più Iva. La Roma ha inoltre garantito che se venderà Iturbe a un altro club, dovrà versare il 20 per cento del guadagno alla Lastcard. E l’agente, anche in quel caso, dovrà essere Mascardi".

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