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Emerson Palmieri-Mediagol: “Palermo, non capisco il mancato riscatto. A Iachini piacevo. Tutto su Cassini e Maresca. Zamparini, ecco mio consiglio per Belotti”

Emerson Palmieri-Mediagol: “Palermo, non capisco il mancato riscatto. A Iachini piacevo. Tutto su Cassini e Maresca. Zamparini, ecco mio consiglio per Belotti”

L'intervista al brasiliano che ha appena lasciato i rosanero

Mediagol40

A fine maggio una frase che aveva il sapore di una promessa. "Rimarrà con noi, vogliamo riscattarlo". A parlare era Beppe Iachini; il soggetto in questione, invece, Emerson Palmieri. Il brasiliano era quasi certo che i rosanero avrebbero fatto in modo che il suo sogno di giocare in Italia continuasse. Aveva iniziato il ritiro con la squadra in Austria e anche a Ponte di Legno. Poi lo schiaffo inaspettato. Tornare in Brasile, subito: nessun accordo tra i due club sul riscatto del cartellino del classe '94. La notizia la riceve per primo il diretto interessato che contatta telefonicamente il Palermo e, versando qualche lacrima, comunica quanto saputo.

Intervista realizzata da Claudio Scaglione

Parlerò con il Santos -"Questa settimana vado a parlare con la dirigenza del Santos per capire bene cosa sia successo, perché ancora non so bene cosa sia accaduto tra me e il Palermo - spiega Emerson in un'intervista rilasciata in esclusiva ai microfoni di Mediagol.it -. Non so perché non sia avvenuto il riscatto della metà del cartellino".

Tutto su Cassini -"Matheus è un bravo ragazzo. Ho avuto modo di confrontarmi molto con lui e non sembra avere diciannove anni. Ha una mentalità che lo rende forte anche fuori dal campo. Poi chiaramente ha in dote delle eccellenti qualità tecniche che deve affinare col tempo - aggiunge Emerson -. È ancora giovane, deve crescere un altro po’ per potersi definire pronto per la Serie A. È un ragazzo che ha voglia di fare, è uno nuovo e, come tutti i neo-arrivati, ha tanto entusiasmo. Ho sentito dire da molti che potrebbe essere il nuovo Dybala. Non condivido tanto questo accostamento perché si tratta di due giocatori abbastanza diversi. Peraltro accogliere un giovanissimo come Matheus con questa etichetta pesante potrebbe fargli solo del male. Ciò non toglie che il suo sia un talento cristallino e che abbia una qualità che sia equiparabile a quella di Dybala".

Zamparini, gran colpo -"Zamparini ha fatto benissimo a puntare su Cassini. Io non lo conoscevo più di tanto, non lo avevo seguito in Brasile. L’ho conosciuto qualche settimana fa quando ci ha raggiunti al ritiro rosanero: sono fiducioso rispetto a una sua possibile esplosione, perché è un ragazzo umile, che ha voglia di lavorare e di mettersi a disposizione del suo tecnico. A 19 anni si ritrova ad allenarsi accanto a uomini già formati e che hanno un background importante nel calcio italiano: ha un’occasione da cogliere al volo. Può dare una svolta alla sua carriera".

Iachini tecnico ideale per Matheus -"Con Iachini può crescere tanto? Sì, Iachini è un tecnico che si esalta valorizzando i giovani a sua disposizione. Gli è già capitato con Dybala, con Chochev e con Quaison. Adesso è il turno di Cassini che sono sicuro non si farà trovare impreparato".

Il mister su di me aveva idee chiare - "Per me Iachini è stato come un padre. Ha trovato sempre il tempo di darmi consigli, di suggerirmi movimenti che potessero farmi crescere. Infatti con lui sono riuscito a compiere passi in avanti secondo quella che è la mia preparazione calcistica - aggiunge il terzino classe '94 ai microfoni di Mediagol.it -. Inoltre Iachini mi ha dato un’importantissima opportunità, vale a dire giocare in Serie A. Un sogno per me. Io ho risposto presente: ho giocato bene, a Iachini piaceva il mio modo di proporre calcio. Sono contento dei complimenti che mi ha riservato in più occasioni.

Maresca idolo e fratello -"Per me Maresca è come un fratello. Nel corso della sua carriera, Enzo ha avuto modo di giocare con molti brasiliani, ad esempio Daniel Alves e Adriano, adesso entrambi al Barcellona - continua Emerson -. Maresca è uno di quei compagni con cui mi sento spesso e volentieri ancora adesso. Ha molto da insegnare uno come lui. Io gliel’ho detto apertamente: per me è un idolo. Mi è bastato qualche giorno l’anno scorso per capire che fosse una grande persona".

Maresca? Palermo, pensaci. Io non ci rinuncerei -"Maresca ha ancora qualcosa da dimostrare in maglia rosanero. Prova ne sia che l’anno scorso lui è subentrato dopo un infortunio in un periodo in cui la squadra non otteneva risultati utili sul campo - ha detto -. Il suo ingresso ha cambiato tutto, la squadra ha invertito il trend di risultati. È difficile mettere da parte uno come lui: ha un’esperienza tale che potrebbe risolvere da solo le partite. Io nella mia squadra non lo smuoverei mai dal ruolo di leader".

La mia sui neo-arrivati in rosa -"Tutti i nuovi arrivati mi hanno fatto una bella impressione: si tratta di calciatori giovani che hanno una grande qualità. Il calciatore che mi ha sorpreso maggiormente è Gaston Brugman: gli aspetti che mi hanno colpito di lui sono stati la tecnica e la capacità di marcare l’uomo, peculiarità che per chi agisce in mezzo al campo non sono da sottovalutare. Per me è il miglior acquisto che finora ha messo a segno il Palermo".

Dybala talento straordinario, ma non è il compagno più forte che ho avuto -"Dybala il miglior calciatore con cui hai avuto modo di giocare? Beh, al Santos giocavo anche con Neymar. Lui e Paulo sono due giocatori fantastici. Non ci sono parole per definirli. Ogni qualvolta toccano la palla, ti puoi aspettare qualsiasi cosa. Dybala mi ha fatto davvero una grande impressione".

Mudo senza Dybala? Forse meglio -"Vazquez senza Dybala farà comunque bene? L’anno scorso quella formata da Franco e Paulo era una grandissima coppia. Però io penso che Vazquez riuscirà comunque a cavarsela anche se non ha accanto una spalla come l’attuale juventino. Ha qualità uniche, che non si possono rintracciare in nessun altro giocatore. A mio avviso il Mudo quest’anno disputerà una stagione superba, forse anche meglio della passata. Staremo a vedere".

Lazaar amico e maestro -"Quanto mi ha aiutato a crescere Lazaar? Tantissimo. Io devo ringraziarlo molto per tutto. Perché mi ha spiegato diversi aspetti del ruolo che interpretiamo, perché mi ha fatto ambientare a Palermo. È un ragazzo che ricorderò nel corso degli anni, dato che ha permesso che apprendessi cose che da solo non avrei saputo".

Futuro Belotti? Zamparini, ascolta la mia dritta di mercato -"A Zamparini direi di tenere Belotti perché quello che sta per iniziare potrebbe essere davvero l’anno del Gallo. Andrea avrà modo di giocare di più, di essere titolare e di avere più occasioni per andare in gol. Il consiglio al presidente è di vedere come andranno le prime partite: perché per uno come Andrea bastano poche gare per dimostrare quanto vale. Inoltre tenerlo adesso significherebbe poter accrescere la sua valutazione economica nella stagione ventura, rendendo più cospicua una eventuale plusvalenza".

Palermo, flash indelebili -"Cosa mi viene in mente se penso a Palermo? È difficile raccontare il ricordo più bello di Palermo che mi porterò appresso per il resto dei miei anni. Perché Palermo mi ha accolto sin da subito in una maniera splendida. Mi sono innamorato della città, della gente, della tifoseria, del Barbera. Non credevo potesse essere così calda la gente di Palermo. Nella mia mente custodirò gelosamente alcune immagini bellissime del tifo rosanero allo stadio quando il Barbera è stato stracolmo, non molte volte, ma lo è stato".

L'Italia il mio sogno, lavorerò per ripetere tutto -"Tornare in Europa? Io lavoro ogni giorno per realizzare questo obiettivo, un sogno solamente sfiorato col Palermo. Io spero di fare bene qua al Santos per potermi guadagnare una nuova chance in futuro. Sono sudamericano e so quanto sia importante compiere il salto di qualità e stabilirsi nel calcio europeo, significa dare una svolta alla mia carriera. Ripeto, spero di fare bene qui per poi, chissà, ritrovarmi nuovamente a giocare su palcoscenici importanti come quelli della Serie A".