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Emerson Palmieri: “Cresciuto grazie a Iachini, ma a Palermo non volevo andarci. Ecco il perché”

Emerson Palmieri: “Cresciuto grazie a Iachini, ma a Palermo non volevo andarci. Ecco il perché”

Le parole del difensore italo-brasiliano Emerson Palmieri, dal passato rosanero al presente e futuro giallorosso.

Mediagol8

"A Palermo non volevo andare perché avevo paura di lasciare il Brasile, gli amici e il resto. Avevo 20 anni e avevo paura, ma la mia famiglia mi ha detto: 'E’ il tuo sogno, devi andare. Poi avrai tempo per gli amici e per tutto, ma questa è la tua vita e noi siamo con te'".

Questo è quanto svelato dal difensore della Roma Emerson Palmieri nel corso di una lunga intervista rilasciata ai microfoni Roma Tv. Il brasiliano, naturalizzato italiano, con la maglia rosanero ha collezionato 183' senza lasciare il segno, con la Roma invece sin da subito pallino della difesa ha trovato quest'anno la quadratura del cerchio insieme a Luciano Spalletti. Ai microfoni della tv ufficiale giallorossa il numero 33 si è così raccontato: "Ho scelto il Palermo, perché al Santos non stavo bene, ero infortunato e non giocavo da tanto. Il Palermo mi ha chiamato e ho sentito la fiducia, non è andata tanto bene ma è stata la porta per l’Europa e devo anche ringraziare il Palermo. Avevo un solo amico, era portoghese ma anche io non lo conoscevo. Quando non conosci hai sempre paura, i primi mesi erano difficili per la lingua e per le abitudini. Ho pensato di tornare, ma la mia famiglia mi ha detto di restare perché era il mio sogno. Ho affrontato le difficoltà e ora sono tranquillo qui in Italia. Pensavo che a volte era uguale al Brasile qui, che dovevo attaccare e fare gol, ma ora mi rendo conto di essere cresciuto tatticamente, in Brasile non è come in Italia. Non posso dire niente della società, mi hanno sempre voluto bene, Iachini mi ha fatto crescere tantissimo. Lì mi sono infortunato per tre mesi e questo non mi ha aiutato, ma quando ho giocato l’ho fatto bene e penso di essere cresciuto a Palermo".

Poi la Roma: "Non me l’aspettavo, pensavo di dover fare 1-2 grandi stagioni per arrivare a un così grande club come la Roma. Queste sono cose di Dio, come fai ad arrivare alla Roma dopo una stagione difficile a Palermo? Sabatini conosce le mie qualità ed è per questo che sono qui, ha avuto fiducia in me visto che a Palermo avevo giocato poco. Ora sono contentissimo. Sabatini è stato come un papà, mi ha portato qui e mi ha difeso nelle difficoltà, mi ha consigliato ed è per questo che lo ringrazio".