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Dnibi: “Da voi mi sentivo a casa, non dimenticherò mai la gente di Palermo”

Dnibi: “Da voi mi sentivo a casa, non dimenticherò mai la gente di Palermo”

Prima dei successi clamorosi dei Pastore e dei Dybala, a Palermo gli stranieri non avevano sempre convinto. Negli anni novanta, dopo la riapertura delle frontiere, all'ombra di Monte Pellegrino.

Mediagol8

Prima dei successi clamorosi dei Pastore e dei Dybala, a Palermo gli stranieri non avevano sempre convinto. Negli anni novanta, dopo la riapertura delle frontiere, all'ombra di Monte Pellegrino arrivò Abdelaziz Dnibi, giovane e promettente centrocampista, titolare del club più titolato d'Egitto e nel giro delle nazionali giovanili del suo paese. I risultati non furono esaltanti, anche a causa del rapporto per nulla idilliaco col tecnico Arcoleo che non lo ritenne mai un titolare. Ma il rapporto con la città, seppur breve, fu intenso e difficile da dimenticare. Mediagol.it ha raccolto i ricordi dell'ex centrocampista dei rosanero. "In città mi sono trovato molto bene, ero davvero come a casa mia - ha dichiarato Dnibi -. Palermo mi è veramente rimasta nel cuore. Mi sono trovato molto bene con la gente, come fossi in una seconda famiglia. Sia a livello di spogliatoio che con la città. Il mio procuratore era di Montelepre. Stavamo spesso a casa sua e tutto il paese mi conosceva, mi salutavano tutti e lo stesso succedeva a Palermo. Mi sono sempre sentito ben voluto e apprezzato ed è qualcosa che non si dimentica facilmente. Non sono mai tornato a Palermo, ma un giorno ritornerò, perché ho lasciato tantissimi amici. Voglio assolutamente salutare tutta la gente e i tifosi. Mi sono rimasti davvero nel cuore. Tutti mi volevano bene, mi chiedevano sempre per quale motivo non giocassi. Ai tempi del Palermo andavo molto d'accordo con Compagno e Sicignano. Ricordo con affetto anche tanti altri, come Di Già e Bonaiuti. Era un bel gruppo: Ferrara, Ciardiello, Caterino e Hoop con cui ho giocato anche al Baden dopo aver lasciato il Palermo".