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Dnibi a Mediagol.it: “Palermo nel mio cuore. El Kaoutari gran colpo, vi dico cosa penso di lui e Lazaar”

Dnibi a Mediagol.it: “Palermo nel mio cuore. El Kaoutari gran colpo, vi dico cosa penso di lui e Lazaar”

Abdelaziz Dnibi è stato uno dei primi stranieri ad accendere la fantasia dei tifosi rosanero. Un Palermo che lottava per obiettivi decisamente meno ambiziosi, ma che in quella fase storica.

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Abdelaziz Dnibi è stato uno dei primi stranieri ad accendere la fantasia dei tifosi rosanero. Un Palermo che lottava per obiettivi decisamente meno ambiziosi, ma che in quella fase storica cominciò ad affacciarsi dopo tanti anni di chiusura delle frontiere, al mercato internazionale. Nel giorno dell'ufficialità dell'acquisto di El Kaoutari, anche lui originario del Marocco, Mediagol.it ha raggiunto il centrocampista per un'intervista esclusiva all'insegna dei ricordi.

Intervista di Mariano Calò

I DISSIDI CON ARCOLEO - "Fu una stagione un po' così così - ha spiegato -. Non giocavo tanto, il mister Arcoleo non mi faceva mai scendere in campo. Mi ha giudicato per 11 minuti fatti con la Cremonese, poi non mi ha più schierato. Gli dissi tante volte che se non mi riteneva all'altezza sarei potuto andare via. Forse sono stato messo da parte per via di un litigio tra il tecnico e un dirigente dell'epoca. 11 minuti non sono abbastanza nemmeno per scaldarsi prima di una partita, figuriamoci per accantonare definitivamente un giocatore. Se ho patito la pressione di una piazza come Palermo? Non credo, venivo dall'Al Alhy (di gran lunga il club più titolato d'Africa, ndr), avevo giocato in Serie A del Marocco. Non c'entrava questo, era proprio che con Arcoleo le cose non sono mai andate bene. Il Ramadan mi penalizzò? Sicuramente fu oggetto di discussione. Mi allenavo come un cavallo davanti ad Arcoleo, però solo il fatto che io facessi il Ramadan lo infastidiva. Diceva che la cosa mi indeboliva, però io l'ho sempre fatto nella mia vita e mi alleno comunque due volte al giorno come tutti gli altri ragazzi. Non puoi allenarti due volte al giorno se sei debole. Quando mi chiedevano perché non giocassi nelle tv di Palermo, rispondevo sempre di fare la stessa domanda al mister. A nessun calciatore piace fare il turista, anche quando si è al primo anno in Europa".

L'AMORE PER LA CITTA' -"In città mi sono trovato molto bene, ero davvero come a casa mia. Palermo mi è veramente rimasta nel cuore. Mi sono trovato molto bene con la gente, come fossi in una seconda famiglia. Sia a livello di spogliatoio che con la città. Il mio procuratore era di Montelepre, Salvo Lombardo. Stavamo spesso a casa sua e tutta Montelepre mi conosceva, mi salutavano tutti e lo stesso succedeva a Palermo. Mi sono sempre sentito ben voluto e apprezzato ed è qualcosa che non si dimentica facilmente. Non sono mai tornato a Palermo, ma un giorno ritornerò, perché ho lasciato tantissimi amici. Voglio assolutamente salutare tutta la gente e i tifosi. Mi sono rimasti davvero nel cuore. Tutti mi volevano bene, mi chiedevano sempre per quale motivo non giocassi. Ai tempi del Palermo andavo molto d'accordo con Compagno e Sicignano. Ricordo con affetto anche tanti altri, come Di Già e Bonaiuti. Era un bel gruppo: Ferrara, Ciardiello, Caterino e Hoop con cui ho giocato anche al Baden dopo aver lasciato il Palermo".

L'ADDIO FORZATO - "Avevo un contratto di tre anni col Palermo. Devo dire che mi trovai meglio con Vitale, che arrivò in rosa dopo Arcoleo. Mi ha dato più opportunità e le cose sono migliorate. Pensate che ho giocato l'ultima partita contro il Genoa e feci così bene che Ferrara andò alla FIGC cercando una soluzione che mi permettesse di giocare in Serie C1 da extracomunitario. E' stato uno dei grandi dispiaceri della mia vita quello di non riuscire a fare bene col Palermo, volevo che la gente conoscesse il vero Dnibi. Dopo il Palermo ho giocato in Svizzera, al Baden insieme ad Hoop, poi ho giocato in Olanda e anche a Singapore a fine carriera. Ora faccio l'allenatore all'Azilal, una squadra di Serie C del Marocco. Sono anche stato assistente allenatore in B".

BRAVO ACHRAF - "Lazaar lo conosco bene calcisticamente, anche se non ci siamo mai incontrati perché lui è cresciuto in Europa. Mi piace molto, è un grande terzino sinistro e sono molto contento che un mio connazionale faccia così bene con la maglia del Palermo. Sono convinto sia già oggi un grande terzino sinistro. Merita questa grande opportunità e la maglia della nazionale".

AFFARE EL KAOUTARI - "El Kaoutari è un difensore di grandissimo livello, mi fa veramente piacere che il Palermo sa riuscito a prenderlo. Si tratta di un centrale di spessore internazionale, molto bravo e completo. Sono convinto darebbe un bel contributo. Ha fatto le giovanili con le nazionali francese, ma adesso è un nazionale del Marocco, si sta facendo apprezzare parecchio in un ruolo molto delicato".