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Dimissioni Foschi, il ds chiarisce: “Basta bugie”. L’intervista

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"Non voglio assolutamente che passi il messaggio che io possa fare un passo indietro per insanabili divergenze strategiche tra me e il presidente sulla conduzione della politica di mercato o, ancor peggio, perché io non mi senta messo nelle condizioni ideale di poter svolgere il mio ruolo", ha aggiunto Foschi. "Io e Zamparini stiamo decidendo cosa è meglio per entrambi, ma voglio ribadire che, se fossi costretto a rinunciare al mio incarico, è solo per ragioni personali e motivi di salute poiché, se devo essere il ds del Palermo, devo esserlo al 100% delle mie possibilità - ha detto lo stesso Foschi a Mediagol.it -. Amo questi colori e questa città, voglio avere la possibilità di vivere la squadra e girare per le vie di Palermo ogni giorno a testa alta con la coscienza a posto per aver fatto il mio dovere. Purtroppo mi rendo conto, in questi giorni, che la fatica pesa dal punto di vista fisico e mentale e la sera non ho le energie ideali per soddisfare appieno le aspettative del club. Tornare a Palermo era per me un sogno, il più grande della mia carriera, così come dover prendere atto di dovervi rinunciare sarebbe per il sottoscritto un dolore di proporzioni inquantificabili. Con Zamparini non ci sono appuntamenti telefonici in agenda a breve, magari ci sentiremo più tardi, ma non esistono tempi o scadenze definite per prendere una decisione definitiva".