Diego Lopez: “Zamparini mi chiamava ‘Thiago’. Closing? C’è lui dietro tutto”

Dieci partite, tra fine gennaio e inizio aprile. Cinque i punti collezionati, in virtù di una vittoria (contro il Crotone), due pareggi e sette sconfitte.

Questo il bilancio numerico di Diego Lopez al Palermo: l'uruguaiano è stato uno dei cinque allenatori della stagione rosanero, il penultimo (subentrato a Corini, ha poi lasciato la scena a Diego Bortoluzzi).

Dopo mesi, il mister originario di Montevideo torna a parlare alla stampa e lo fa attraverso i microfoni di Tuttomercatoweb, a cui rivela che il presidente Zamparini lo chiamava "Thiago": "Sì, nella mia mail ho il nome di mio figlio e tante volte con il presidente comunicavamo via email. Non gli dicevo 'pres, sono Diego'. All'inizio ero sorpreso, poi ho capito che tutto era legato alla mia mail. Con lui sempre avuto un buon rapporto. Cosa mi scriveva Zamparini nelle mail? No, questo preferisco tenerlo per me. Ma è un presidente che vuole sapere tutto, come Cellino", racconta. "Comunque dico grazie a lui e Nicola Salerno per l'opportunità. Ho dato il massimo, ma purtroppo non è andata bene". E sul possibile passaggio di proprietà, Lopez aggiunge: "Ricordo l'esperienza di Bologna: siamo partiti con una società in difficoltà, prima del cambio eravamo primi. Poi hanno mandato via Fusco e sono cambiate le dinamiche. Per quanto riguarda il Palermo, penso che Zamparini sia ancora dietro tutto. Anche perché il closing non è stato fatto".