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De Zerbi: “Non potevo rifiutare la Serie A. Tornare in rosa? Rispondo così”. E su Tedino…

De Zerbi: “Non potevo rifiutare la Serie A. Tornare in rosa? Rispondo così”. E su Tedino…

Le parole dell'ex tecnico del Palermo: "Il match contro il Perugia? Il rigore non c'era, ma sono fuori da un po'. Magari hanno cambiato le regole...".

Mediagol7

Sono passati dieci mesi da quel post-partita di Palermo-Spezia di Coppa Italia.

I rosa - in caduta libera - persero contro la squadra che militava in Serie B dopo i calci di rigore e Maurizio Zamparini decise di sollevare dall'incarico Roberto De Zerbi. Nel settembre del 2016, il tecnico ex Foggia aveva firmato un contratto biennale (fino a giugno del 2018, ndr) con la società di viale del Fante a 500 mila euro a stagione. Nell'accordo, inoltre, una clausola - per così dire - anti-esonero di ulteriori 500 mila euro, che il patron friulano accettò di aggiungere. Il suo apprezzamento nei confronti di De Zerbi era forte, sì. Ma le otto sconfitte consecutive (senza contare quella in Tim Cup) rimediate dai siciliani con il giovane allenatore in panchina, ne hanno determinato l'esonero. Tutto il resto è storia.

Dopo settimane di silenzio, il mister originario di Brescia è tornato a parlare della sua esperienza in Sicilia. "Accettare il Palermo? Le cose vanno contestualizzate. In quel momento venivo fuori da un periodo brutto con il Foggia, ci eravamo lasciati male. Non avrei potuto rifiutare la Serie A - ha dichiarato De Zerbi, ospite negli studi di Sportitalia -, sarei stato presuntuoso. Prendere una squadra in corsa non è mai facile, sapevo che avrei potuto pagare questa cosa. Ma era difficile dire di no. So che questa esperienza devo tenermela stretta. Se tornerei ad allenare il Palermo? Palermo è una città bellissima. Al di là dei risultati, sono stato rispettato dalla gente. Ci tornerei sì, ma non a lavorare. O almeno non oggi".

SU PALERMO-PERUGIA... - "Il rigore non c'era. Sono fuori da un po', magari hanno cambiato le regole. Al di là dell'episodio, sono due squadre forti. Il Palermo si deve calare nella categoria, ma ha un allenatore bravo che io stimo. Il Perugia è una squadra forte che può arrivare fino infondo, ha giocatori di personalità e un ambiente che li spinge", le sue parole.