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De Zerbi: “Ammiro molto Antonio Conte. I calciatori possono darmi del ‘tu’, ma non sarò mai loro amico”

De Zerbi: “Ammiro molto Antonio Conte. I calciatori possono darmi del ‘tu’, ma non sarò mai loro amico”

Le dichiarazioni dell'allenatore del Palermo: "La svolta decisiva della mia carriera da tecnico arrivò grazie a Stefano Baldini e Michele Cavalli, prima al Milan e ora alla Juventus responsabili della metodologia nel settore giovanile".

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"Iniziando la carriera di tecnico non mi sono posto traguardi e paletti, pur essendo molto ambizioso. Mi è servito, eccome, essere stato calciatore; so quello che i giocatori si aspettano dal tecnico".

Così Roberto De Zerbi ha parlato del suo rapporto coi calciatori. "Possono anche darmi del tu ma non potrò essere mai loro amico. Ammiro tantissimo Conte, che ha cominciato ad allenare più o meno alla mia stessa età, Montella e Paulo Sousa, capaci di mettere la loro impronta sul gioco - ha proseguito il tecnico del Palermo in un'intervista a 'La Gazzetta dello Sport' -. A me è scattata la molla negli ultimi anni da calciatore. Avevo 32 anni, giocavo in Romania nel Cluj e non vedevo l’ora di rientrare in Italia, per pensare al mio futuro in panchina. La svolta decisiva arrivò grazie a Stefano Baldini e Michele Cavalli, prima al Milan e ora alla Juventus responsabili della metodologia nel settore giovanile. Quanti confronti con loro, quante indicazioni mi hanno dato, fondamentali per cominciare a “pensare” da allenatore".