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Croazia: mistero Arteaga. Prima convocato per Rijeka-Hajduk Spalato, poi lasciato a casa da Buric

Croazia: mistero Arteaga. Prima convocato per Rijeka-Hajduk Spalato, poi lasciato a casa da Buric

Il venezuelano ha giocato fin qui appena 50 minuti.

Mediagol40

Novembre 2015. E' appena terminato il campionato venezuelano. Il presidente Zamparini riceve una segnalazione dai suoi talent-scout sparsi per il Sud-America. "Compra il capocannoniere del torneo vinotinto, Manuel Alejandro Arteaga Rubianes", gli suggeriscono. Detto-fatto. Una volta contattato l'intermediario di mercato che pochi mesi prima aveva prestato la sua opera nell'affare Hiljemark (Gianluca Fiorini), il patron rosanero riesce a ingaggiare il talento classe '94: contratto di quattro anni e mezzo, costo dell'operazione un milione di dollari (800mila euro). Il 27 dicembre il centravanti ex Parma sbarca in Sicilia.

Aspettative, voglia di crescere e sognare. Arteaga percepisce che è arrivato il suo momento, quello di affermarsi. Sensazioni che non trovano attuazione nella realtà, perché il venezuelano "sopravvive" a Boccadifalco per appena venti giorni: a metà gennaio deve rifare le valigie, destinazione Spalato, Croazia. Destinazione che - come sottolineerà Fiorini a più riprese - sarebbe stata imposta al calciatore e al suo entourage, senza il beneficio della replica.

Il ragazzo non vuole far polemiche e parte per Spalato. Lì trova l'ex difensore rosanero, Julian Velazquez, una delle primissime operazioni di mercato condotte da Manuel Gerolin, ormai ex direttore sportivo del Palermo, come annunciato nella giornata di ieri da Maurizio Zamparini.

Arteaga lavora coi nuovi compagni, va in Turchia a sostenere gli allenamenti durante la robusta sosta invernale (di fatto in Croazia, a gennaio, non si gioca) e inizia la seconda parte di campionato il 13 febbraio. Contro lo Slaven Belupo (incontro vinto per 2-0) totalizza appena cinque minuti; sette giorni dopo con la NK Lokomotiva 45'. Un po' pochi, se gli auspici del Palermo erano che lui crescesse giocando con continuità all'Hajduk. Contestualmente si raffredda (tuttora non è tramontato definitivamente) il rapporto tra Zamparini e i serbi, Lemic e Curkovic (ritenuti inizialmente favoreggiatori del fallimento Schelotto, poi l'imprenditore friulano ha corretto il tiro). Proprio Curkovic rappresenterebbe la chiave di volta per il buon esito delle due operazioni in uscita messe a punto dai siciliani a gennaio, vale a dire i trasferimenti di Arteaga e Matheus Cassini, rispettivamente all'Hajduk e all'Inter Zapresic. Se il brasiliano classe '96 si trova attualmente non al meglio della condizione (di fatto non ha ancora giocato in gare ufficiali con lo Zapresic, a differenza di Nestorovski che segna gol così), lo stesso non si può dire per il venezuelano che, sebbene non fosse infortunato, è stato escluso dalla lista dei convocati per l'odierno scontro al vertice con il Rijeka. O meglio: in un primo momento, il suo nome figurava nell'elenco dei convocati, quest'oggi però l'allenatore Damir Buric ha deciso di spedirlo in tribuna. La stampa croata è certa nell'affermare che si è trattata di una scelta tecnica: nemmeno panchina per il calciatore di proprietà del Palermo, che ha visto i suoi compagni perdere in casa della seconda in classifica.