Mediagol
I migliori video scelti dal nostro canale

zamparini

Criscitiello: “Questo Palermo è un’umiliazione alla città. De Zerbi, lì si va solo per fare bancomat, non per allenare”

Criscitiello: “Questo Palermo è un’umiliazione alla città. De Zerbi, lì si va solo per fare bancomat, non per allenare”

Il Palermo precipita e sta per cambiare guida tecnica: arriva anche il commento del conduttore di Sportitalia, Michele Criscitiello.

Mediagol40

Sarà il solito lunedì, quello in cui si respira aria di cambiamento in panchina, aria di esonero.

Il Palermo continua a deludere, non interrompe l'emorragia di sconfitte e a breve saluterà anche Roberto De Zerbi che non sarà più l'allenatore dei rosanero. Al suo posto, uno tra Ballardini e Corini (più il primo che il secondo).

Sul momento dei siciliani, arriva anche il commento del conduttore di Sportitalia, Michele Criscitiello. "Si salverà una tra Palermo ed Empoli e tutte le altre devono far trascorrere sei mesi senza fare nulla. Mettetevi nei panni di Sampdoria, Cagliari, Genoa, Udinese, Chievo e tante altre: cosa giocano a fare? Io lancerei qualche giovane da far esplodere e vendere, tanto in Europa non si va e in B ci sono già le candidate al televoto - scrive nel suo editoriale per Tuttomercatoweb -. Il Palermo non è un disastro ma un'umiliazione alla città. Quasi servirebbe intervento del Sindaco e del Presidente della Regione Sicilia per come si macchia il nome di Palermo. Zamparini crede di poter fare quel che vuole ma si sbaglia. La società è sua, certo, ma città e tifosi no. Deve dare delle risposte. Sta battendo tutti i record negativi del Palermo in serie A e anche Faggiano deve spiegare mercato e gestione del campo". I riflettori passano dunque su De Zerbi. "Non si è fidato delle nostre parole ma - siccome con Roberto c'è un rapporto sincero e schietto - lui sa bene che quello che scrivo è ciò che penso, pronto a ripetergli determinate cose in faccia o al telefono. De Zerbi, da tre mesi a questa parte, è stata una contraddizione unica. Voleva restare a Foggia, in C, per continuare a fare esperienza e per sperimentare il suo credo calcistico e ha rifiutato Crotone, poi ha litigato a Foggia e ha accettato Palermo. Palermo è la morte calcistica di ogni allenatore. Lì si va solo per fare bancomat ma non per fare calcio. Siccome De Zerbi è un bambino della panchina non può lavorare per i soldi ma deve farlo per la carriera che lo aspetta. Avrebbe dovuto lasciare Foggia e accettare una bella panchina di B. Nella vita, come nel calcio, i passi vanno fatti gradualmente altrimenti ti fai tutte le scale. Figuriamoci uno come Roberto, che vuole mettere becco anche sul mercato, si è ritrovato una squadra già costruita, con un Presidente che fa un macello, in una società allo sbando. Risultato? 6 punti in 14 giornate. E sinceramente neanche ci dispiace perché chi semina vento raccoglie tempesta. Peccato solo per aver ammazzato l'entusiasmo di una grande piazza che oggi preferisce una domenica alle bancarelle anziché andare a vedere 11 calciatori che giocano con una maglia sbiadita dagli insuccessi".